Marine Le Pen - foto LaPresse

editoriali

Il lepenismo dovrà superare la prova dei mercati

Redazione

Anche l’estrema destra inizia a fare i conti con lo spread: ieri gli investitori hanno dato una batosta alla borsa di Parigi, che ha perso l'1,4 per cento. Conseguenze

E se Macron puntasse a un effetto sui mercati tipo Liz Truss per smontare l’avanzata dell’estrema destra in Francia? L’ipotesi non è da escludere leggendo le analisi a caldo sull’impatto del voto europeo sugli investitori, che ieri hanno penalizzato un po’ tutte le borse europee, ma dato una batosta a quella di Parigi (ha perso l’1,4 per cento, mentre Milano è scesa dello 0,3 per cento e Francoforte dello 0,4 per cento). Molti osservatori parlano della “scommessa” del presidente della Repubblica francese, che ha sciolto l’Assemblea nazionale e convocato le elezioni già per il 30 giugno. Gli analisti finanziari sottolineano che l’arrivo dell’estrema destra al governo, protezionista e nazionalista, obbligherebbe i fondi esteri a rivedere frettolosamente le loro posizioni in Francia. Il fatto è che anche se Rn non evoca più la “Frexit” il suo programma economico rischia di aggravare il deficit, schizzato al 5,5 per cento nel 2023. Insomma, l’impatto più immediato del voto europeo sui mercati deriva dal rischio sovrano in Francia.
 

Le nuove elezioni, dice State Street, “implicano che nel breve periodo non vedremo l’introduzione di un programma di consolidamento fiscale né si affronteranno le riforme strutturali”. E dato l’elevato deficit, il mancato miglioramento implica rendimenti più elevati per i titoli del debito pubblico. Insomma, se la destra di Le Pen si confrontasse faccia a faccia con il mercato così come ha fatto quella di Truss in Gran Bretagna se ne potrebbero vedere delle belle. A ogni modo, oltre al rischio di politiche fiscali fuori controllo, gli investitori internazionali vedono in Europa la prospettiva di un minore sostegno alla transizione energetica su cui hanno puntato ingenti risorse, una possibile battuta d’arresto del mercato unico dei capitali e in generale un rallentamento dell’integrazione. Perciò staranno a vedere come si muoverà l’Italia del governo Meloni rafforzato. Citi si domanda se coopererà più strettamente con il Ppe o si rivolgerà all’estrema destra. La piccola fiammata dello spread ieri è un avvertimento.

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