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Editoriali

Portare al vertice Nato il 2 per cento di spesa militare sarebbe un passo avanti

Redazione

Per difenderci servono i soldi: l'Italia non solo è tra i pochi paesi che non hanno mai raggiunto la quota per la spesa militare decisa dieci anni fa all'unanimità dall'Alleanza atlantica, ma è l'unica nazione europea ad averla diminuita. Meloni si attivi

È il terzo summit della nuova Nato, quello che si apre oggi a Washington. Quest’anno il vertice celebra il 75° anniversario dalla fondazione dell’Alleanza atlantica, ma è anche il terzo di seguito in cui i leader si incontrano mentre in Europa c’è la guerra, mossa da Putin contro l’Ucraina, e allargata nella destabilizzazione globale guidata da chi sfida l’ordine del mondo democratico. L’Ucraina ha cambiato tutto negli ultimi tre anni, e l’Alleanza atlantica ha trasformato il suo sistema di deterrenza e Difesa – non a caso, uno degli elementi fondamentali del summit di quest’anno sarà cercare di mettere in sicurezza la nuova Nato da chi vorrebbe metterla in discussione o depotenziarla, come una eventuale seconda Amministrazione Trump dopo le elezioni di novembre. Ma oltre all’impegno per la difesa dell’Ucraina e dei confini anche europei, c’è qualcosa di più che i paesi membri dovrebbero portare al tavolo del vertice oggi: le spese militari. Ed è soprattutto qualcosa che potrebbe portare il governo di Giorgia Meloni a Washington.
 

Nel 2014, dopo la prima aggressione russa dell’Ucraina, i paesi membri hanno rivisto il loro contributo annuale decidendo all’unanimità di aumentare al 2 per cento l’impegno del loro pil per le spese di difesa, necessarie per garantire la costante prontezza militare dell'Alleanza. Ma non solo l’Italia è tra i pochi paesi che non hanno mai raggiunto il 2 per cento, ma è l’unico paese in Europa ad aver diminuito le spese militari negli ultimi due anni (è scesa dello 0,4 per cento contro la media Nato pari a +28.9 per cento). La Nato costa perché la Difesa del mondo libero costa, e lasciare che gran parte dei sette miliardi di spese annue dell'Alleanza vengano coperte dai contributi di Stati Uniti e Regno Unito significa anche lasciare al populismo l'arma del ricatto, come fanno i trumpiani che minacciano di tagliare i fondi. Abbiamo bisogno di armamenti, di missili, di Forze armate ben addestrate e ben pagate, di fondi per la ricerca: Meloni porti al tavolo del vertice Nato la soluzione per uscire dal pantano di spesa in cui ci siamo cacciati.

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