a strasburgo

Ursula von der Leyen è stata rieletta alla guida della Commissione con 401 voti. FdI vota contro

Il Parlamento europeo concede un secondo mandato alla presidente uscente. Difesa comune, politiche industriali a sostegno del Green deal, un commissario al Mediterraneo: ecco l'agenda Ursula dei prossimi cinque anni

Dopo settimane di trattative, oggi il Parlamento europeo ha votato, con 401 eurodeputati a favore, per il rinnovo del mandato di Ursula von der Leyen alla guida della Commissione europea. I voti contrari sono stati 284 e 15 gli astenuti. Sette le schede nulle. I votanti sono stati 707. La maggioranza minima richiesta per l'elezione era 360. "Nelle prossime settimane chiederò agli stati membri di proporre i candidati commissari, un uomo e una donna. Poi li ascolterò a metà agosto", ha detto la presidente rieletta.

 

Fratelli d'Italia, insieme al gruppo europeo dei Conservatori, ha votato contro.  

    

      

Prima del voto, a scrutinio segreto, la presidente della Commissione uscente ha tenuto un discorso per illustrare le linee guida che caratterizzeranno i prossimi cinque anni di mandato: dalle politiche ambientali e industriali alla difesa europea e dell'Ucraina, dalla gestione dei flussi migratori all'unione dei capitali, sono molti i temi toccati nel corso del lungo intervento. Von der Leyen ha anche usato parole molto dure nei confronti di Viktor Orbán per la sua visita a Putin: "Due settimane fa, un primo ministro dell'Ue si è recato a Mosca. Questa missione che si autodefiniva missione di pace non era altro che una missione di appeasement", ha detto ricevendo gli applausi dell'aula. 

  

  

Uno dei temi al centro del dibattito è quello delle politiche energetiche e ambientali, su cui von der Leyen dovrà tentare di assumere una posizione convincente sia per i Verdi sia per i conservatori di Ecr, il gruppo di cui è presidente Giorgia Meloni. La presidente della Commissione ha confermato i target ambientali fissati dal Green deal, ma ha anche prospettato un piano per l'industria green da realizzare nei primi 100 giorni di mandato e un fondo europeo per la competitività, oltre a parlare espressamente di "neutralità" tecnologica: "La nostra Europa mantiene la rotta sul Green deal con pragmatismo, neutralità tecnologia e innovazione", ha detto rivolgendosi agli eurodeputati. Non è un caso che nelle linee guida per il prossimo mandato pubblicate stamani la parola Green deal ricorra solo quattro volte in 30 pagine e sia affiancata da una nuova espressione: clean industrial deal, cioè la realizzazione delle politiche verdi dal punto di vista industriale.  

 

 

Von der Leyen ha ribadito il suo impegno per una pace giusta in Ucraina, parlato dell'allargamento dell'Unione europea a est e introdotto alcune nuove figure di commissari, tra cui uno per la Difesa, per il Mediterraneo e per la Casa.  

"Penso che sia tempo di costruire una vera Unione Europea della Difesa: so che alcuni non si sentono a proprio agio con questa idea, ma quello che dovrebbe metterci a disagio invece sono le minacce che pesano sulla nostra sicurezza", ha detto nel suo intervento. "Dobbiamo creare un mercato unico della difesa, dobbiamo investire di più nella capacità di alta gamma, dobbiamo creare dei progetti europei che siano comuni, ad esempio un sistema completo di difesa aerea, uno scudo europeo, non solo per proteggere il nostro spazio aereo ma anche per creare un simbolo forte dell'unità dell'Europa in materia di difesa", ha aggiunto. 

Parlando di immigrazione – altro tema cruciale per conquistare la fiducia dei conservatori e dei 24 eurodeputati di Fratelli d'Italia – von der Leyen ha promesso di triplicare il numero delle guardie europee di frontiera e costiere portandole a 30mila unità: "Una frontiera di uno stato membro è una frontiera europea e questo è parte della ragione per cui dobbiamo rafforzare Frontex", ha detto. L'iniziativa farà parte di un "patto per il Mediterraneo", per cui sarà previsto un commissario dedicato che dovrà concentrarsi "su investimenti e partenariati, stabilità economica, creazione di posti di lavoro, energia, sicurezza, migrazione e altre aree di interessi reciproci, nel rispetto dei nostri valori e principi", si legge nelle linee guida. 

 

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