editoriali
Cosa c'entrano i tuareg, la Wagner e Zelensky
La bandiera ucraina in Mali mostra che Kyiv ha un’ottima strategia contro Vladimir Putin
Tra giovedì e venerdì della scorsa settimana, i ribelli tuareg si sono scontrati con i mercenari russi di quel che rimane della compagnia Wagner: il gruppo un tempo finanziato da Evgeni Prigozhin esiste ancora, anche se ormai ha preso diversi nomi. I russi sostengono la giunta militare che è a capo del Mali dal 2020, i tuareg invece combattono per la loro indipendenza nel nord del paese dal 2012 e ieri hanno detto di aver ucciso decine di mercenari, la scorsa settimana, nella città di Tinzaouaten, al confine con l’Algeria.
La testata ucraina Kyiv Post ha scritto di aver ottenuto una foto dai servizi di sicurezza di Kyiv in cui si vedono i tuareg posare con una bandiera ucraina dopo aver combattuto contro i russi. Sembra esserci lo zampino di Kyiv in questa operazione e un ufficiale del Gur, l’intelligence militare ucraina, ha detto che i tuareg hanno ricevuto informazioni che gli hanno consentito di combattere contro i russi, per questo, alla fine dei combattimenti, avrebbero mostrato la bandiera ucraina. Non sarebbe la prima volta che Kyiv ha a che fare con i mercenari di Mosca in Africa: mesi fa sempre il Kyiv Post aveva ottenuto informazioni di operazioni ucraine in Sudan, di droni e intelligence utilizzati per contrastare le operazioni russe. Anche in Siria il Gur avrebbe aiutato a combattere i mercenari russi. Mancano prove, ma il ritratto delle operazioni ucraine contro Mosca si fa sempre più ampio e mostra che Kyiv ha capito benissimo una cosa fondamentale: la Russia non agisce soltanto in Ucraina con la sua guerra di invasione, il suo potere è tentacolare, si estende in vari scenari, e per sconfiggerla bisogna fermarla ovunque, cercando una rete di alleanze forte ed estesa che va dall’Ucraina ai tuareg, passa per il Sudan e prosegue in Siria, dove Mosca sostiene il dittatore Bashar el Assad. Se il Cremlino ha investito in una guerra totale, va contrastata con una difesa totale.