Farhan al Qadi è tornato in Israele - foto dal profilo Twitter @Israel, credits dell'Ospedale di Soroka

Editoriali

Israele riporta a casa un ostaggio: Farhan al Qadi è libero dopo 326 giorni

Redazione

L'esercito israeliano ha recuperato l'uomo rapito dai terroristi il 7 ottobre: al Qadi è un beduino, di religione mussulmana. La sua liberazione insegna molto sull'odio incurabile di Hamas

L’esercito israeliano, assieme ai servizi di sicurezza dello Shabak, è riuscito a liberare Farhan al Qadi, ostaggio israeliano della comunità beduina, rapito il 7 ottobre da Hamas. Al Qadi si trovava in un tunnel nel sud della Striscia di Gaza e gli uomini dell’unità  Shayetet 13 della Marina e dell’unità d’élite di ingegneria da combattimento Yahalom lo hanno raggiunto mentre era ancora nel tunnel, dopo aver raccolto informazioni sulla sua presenza.
 


Al Qadi probabilmente era riuscito a sfuggire ai suoi rapitori, ma non è stato trovato per caso: l’esercito e i servizi sono andati a cercarlo, come avevano fatto in tre operazioni precedenti che hanno permesso di portare in salvo otto ostaggi vivi. Troppo pochi, a Gaza ne rimangono ancora più di cento, oltre trenta sono già morti, ma anche i cadaveri fanno parte degli scambi su cui Hamas e Israele si devono accordare. Anche per restituire i cadaveri Hamas vuole che venga pagato un prezzo.
 

Al Qadi probabilmente non ha trascorso tutta la sua prigionia, durata trecentoventisei giorni, nello stesso tunnel. Ha cambiato luogo, ha cambiato secondini, e potrebbe fornire all’esercito e ai servizi informazioni utili per liberare altri ostaggi. Il portavoce dell’esercito Daniel Hagari non ha fornito molti dettagli sulla liberazione, l’ha definita “coraggiosa”, ma non ha svelato particolari che potrebbero compromettere la sicurezza di operazioni future. Al Qadi tornerà dalla sua famiglia, dai suoi undici figli e due mogli, non è l’unico beduino preso in ostaggio dai terroristi della Strscia.
 


I beduini sono musulmani e per la furia di Hamas non ha fatto alcuna differenza: li ha presi, portati via, uccisi, usati come merce di scambio e non li ha voluti liberare durante la tregua di novembre. Israele, accusato di privilegiare i cittadini ebrei sugli altri e di discriminare i musulmani, manda i suoi soldati a salvare gli israeliani, indipendentemente dal credo religioso.
 

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