Editoriali
La sinistra sudamericana per salvare la faccia di Maduro sta perdendo la propria
Le posizioni di Brasile, Messico e Colombia nei confronti della situazione in Venezuela sono insostenibili: in una lettera la Human Rights Watch esprime le sue preoccupazioni rispetto alle tre proposte suggerite dai governi di Lula, Petro e Amlo
Per Human Rights Watch le posizioni dei presidenti progressisti Lula del Brasile, Gustavo Petro della Colombia e Andrés Manuel López Obrador del Messico sulle elezioni in Venezuela rischiano di essere drammaticamente insufficienti rispetto a ciò che sta succedendo. Hrw sottolinea che, dall’annuncio dei risultati, il regime di Maduro ha intensificato la repressione contro l’opposizione e la società civile: “Abbiamo ricevuto rapporti credibili secondo cui 23 manifestanti e passanti, nonché un membro della Guardia nazionale bolivariana, sono morti nel contesto delle proteste”. Sono state detenute più di 2 mila persone, inclusi 130 minori e 20 persone con disabilità. Solo 90 persone sono state rilasciate e centinaia sono state accusate di “terrorismo”.
Hrw ha dunque scritto una lettera per esprimere la sua preoccupazione rispetto alle tre proposte suggerite dai governi di Brasile, Colombia e Messico: ripetere le elezioni; affidarsi al Tribunale supremo di Giustizia (Tsj) per risolvere la controversia elettorale; concedere una amnistia generale.
Sulla prima, menzionata sia da Lula sia da Petro, Hrw sottolinea che sarebbe problematica, perché il regime di Maduro non è disposto a rivelare e accettare il risultato delle elezioni del 28 luglio, e dunque sarebbe una presa in giro del principio base della democrazia. Peraltro, dopo il 28 luglio il regime ha adottato misure tali da rendere qualsiasi elezione ancora più ingiusta. Sul secondo punto, Hrw ricorda che diverse organizzazioni internazionali, tra cui l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, hanno accusato il Tsj di assenza di indipendenza e credibilità. Sul terzo punto, Hrw ricorda che secondo il diritto internazionale i governi hanno l’obbligo di indagare e perseguire gravi violazioni dei diritti umani e crimini internazionali, come quelli documentati in Venezuela. La sinistra latino-americana che tenta di salvare la faccia del chavismo in Venezuela, sta perdendo la propria.