Stabilimento Talgo Las Matas, il 27 agosto 2024 a Las Rozas, Madrid (Foto di Alejandro Martinez Velez/Europa Press via Getty Images) 

editoriali

Madrid tiene distante Budapest, per “rischi per la sicurezza nazionale”

Redazione

Sánchez mette il veto all'ingresso della Ganz-Mavag, una società ungherese troppo vicina alla Russia, nella società ferroviaria spagnola Talgo. L’uso del “golden power” contro un investitore di un altro paese dell’Ue è raro. Una lezione anche per gli altri europei

Pedro Sánchez ha deciso che l’Ungheria di Viktor Orbán è troppo compromessa con la Russia di Vladimir Putin per farci affari. Martedì il governo spagnolo ha messo il veto all’ingresso della società ungherese Ganz-Mavag nella società ferroviaria spagnola Talgo per “rischi per la sicurezza nazionale”. Secondo il País, dietro alla decisione ci sono diversi rapporti dei servizi segreti che hanno messo in guardia il governo di Madrid sui legami con la Russia di questa società ungherese, gestita da uomini d’affari vicini al premier Orbán. Secondo le fonti citate dal País, martedì il Consiglio di sicurezza nazionale spagnolo ha esaminato un importante rapporto del Centro nacional de Inteligencia che stabilisce collegamenti tra Ganz-Mavag e la società russa THM. Quest’ultima ha abbandonato una partecipazione nella società ungherese dopo l’imposizione delle sanzioni dell’Ue contro la Russia, ma ha conservato stretti legami con Ganz-Mavag. Óscar Puente, il ministro dei Trasporti, in aprile aveva spiegato che la tecnologia di Talgo era “strategica”, in particolare l’asse a scartamento variabile che permette ai suoi treni di circolare su binari a scartamento diverso e di operare in diversi paesi. “Talgo è un’azienda strategica in un settore chiave per la sicurezza economica”, ha confermato lunedì il governo spagnolo in una nota. L’ungherese Ganz-Mavag ha annunciato un ricorso in tribunale e l’intenzione di sollevare il caso davanti alla Commissione europea. 

   
L’uso del “golden power” contro un investitore di un altro paese dell’Ue è raro. Ma la decisione del governo di Sánchez dovrebbe essere di lezione anche per gli altri europei, che siano governi o imprese private. L’Ungheria è un cavallo di Troia dentro al mercato unico dell’Ue di due regimi – la Cina, oltre alla Russia – ostili e predatori. Ogni investimento legato all’Ungheria va valutato con grande attenzione, perché Orbán  e i suoi burattinai minacciano la sicurezza europea.