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Editoriali

Glucksmann e una nuova sinistra

Redazione

Il progetto del leader francese: per governare stacchiamoci da Mélenchon

Raphaël Glucksmann è rimasto discreto durante le trattative per la formazione del governo francese, ma non inattivo. Il leader in ascesa del socialismo francese e presidente di Place Publique ha approfittato di questa sequenza istituzionale per preparare la sua rentrée politica, prevista per i prossimi 4,5,6 ottobre a La Réole, nel dipartimento della Gironda. Anche perché non sarà una rentrée come le altre per Glucksmann. Potrebbe infatti ufficializzare quello che ha già annunciato venerdì a Libération: il suo piano per l’Eliseo in vista delle presidenziali del 2027. “Sto lavorando per ricostruire la socialdemocrazia, una sinistra sociale, europeista, umanista, ecologista e femminista”, ha dichiarato il quasi 45enne Glucksmann a Libé. “Metterò tutte le mie energie. E credo soltanto a una cosa: il lavoro”, ha aggiunto l’eurodeputato socialista.

Accanto a lui, a La Réole, ci saranno tutti i pesi massimi del socialismo, la sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, e la presidente della regione Occitania, Carole Delga, ma anche gli ecologisti Yannick Jadot, artefice del trionfo dei Verdi alle europee del 2019, Cécile Duflot, ex ministra. Non ci sarà invece Olivier Faure, il contestato primo segretario del Partito socialista. “Contrariamente a Olivier Faure, ho una convinzione: se la sinistra vuole governare, deve liberarsi di Mélenchon e dei suoi affiliati”, ha detto Glucksmann, perché una sinistra che vuole tornare al potere deve abbandonare gli estremisti. Grazie a lui, alle ultime europee, il socialismo è resuscitato: attestandosi al terzo posto e sfiorando il sorpasso sulla candidata macronista Valérie Hayer. Eurodeputato battagliero, difensore senza ambiguità della causa ucraina e critico severo delle derive antisemite di Mélenchon, Glucksmann è pronto a incarnare il rilancio di una sinistra progressista francese che vuole tornare protagonista.

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