Viktor Orban - foto Ansa

Editoriali

Altro che Soros: ecco come una banca vicina a Orbán ha prestato milioni di euro a Vox

Redazione

Durante la campagna elettorale del 2023 il partito spagnolo ha ricevuto denaro dai sovranisti ungheresi. L'operazione è stata svelata da un'inchiesta di VSquare e del Pais. Così l'estrema destra illiberale compra e si fa comprare

Populisti e sovranisti hanno l’abitudine di denunciare complotti internazionali, magari coordinati da George Soros, accusando chiunque li critichi di interferenze nelle loro elezioni nazionali. Oggi il partito spagnolo di estrema destra Vox ha ammesso di aver ricevuto due prestiti da oltre 9 milioni di euro da una banca ungherese legata al primo ministro, Viktor Orbán. L’operazione finanziaria è stata svelata dalle inchieste di “VSquare” e del Pais. Vox ha ricevuto un prestito dalla Magyar Bankholding (Mbh), che ha tra i suoi principali azionisti Lörinc Mészáros, un amico di Orbán, e un fondo pubblico gestito dal governo.

 

Un primo prestito ammontava a 6,7 milioni, un secondo a 2,6 milioni. Il denaro è servito a finanziare la campagna delle elezioni locali e regionali del 2023, nelle quali Vox è emerso rafforzato, al punto da spingere il primo ministro spagnolo, Pedro Sanchez, a convocare elezioni anticipate. Il partito di estrema destra spagnolo sostiene di avere già rimborsato il prestito e di averlo chiesto perché le banche spagnole si rifiutavano di finanziare il partito. Vox aveva rifiutato di rivelarne l’origine, quando la legge spagnola sul finanziamento dei partiti richiede la pubblicazione di informazioni sui conti del partito, come i prestiti, il loro importo, il tasso di interesse e l’entità coinvolta.
 

Il credito vantato da Orbán potrebbe spiegare la decisione di Vox di abbandonare il gruppo sovranista Ecr al Parlamento europeo per passare con quello di estrema destra dei Patrioti per l’Europa promosso dal premier ungherese insieme a Marine Le Pen e Matteo Salvini. Non è la prima volta che le banche ungheresi finanziano i partiti di estrema nel resto dell’Ue. Per la sua campagna elettorale, nel 2022 Le Pen ottenne un prestito da 10,7 milioni di euro dalla Mkb  Bank, che è stata poi integrata in Mbh. L’estrema destra illiberale che compra e si fa comprare dimostra quanto Orbán&Co. siano una minaccia per la democrazia europea e la sovranità dei suoi stati membri.

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