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Editoriali

Gli aiuti post uragano Helene in America sono ostacolati dalle bugie

Redazione

Dopo il diluvio, la disinformazione. Secondo democratici e repubblicani, è di una intensità e di una scala così grandi da ostacolare l’aiuto a migliaia di persone che sono rimaste senza casa, senza mezzi di trasporto, senza luce e senza acqua. Trump è il principale diffusore di teorie del complotto

La Fema, la Federal Emergency Management Agency, cioè la versione americana della Protezione civile, ha pubblicato sul suo sito una pagina con un motore di ricerca per verificare le informazioni sugli aiuti e gli interventi a sostegno dei cittadini della Carolina del nord devastati dal passaggio dell’uragano Helene. Secondo democratici e repubblicani, la disinformazione che circola sull’uragano è di una intensità e di una scala così grandi da ostacolare l’aiuto a migliaia di persone che sono rimaste senza casa, senza mezzi di trasporto, senza luce e senza acqua (ci sono anche più di 230 morti accertati).

 

Donald Trump, candidato alle presidenziali che si terranno tra meno di un mese (la Carolina del nord è considerato uno stato in bilico che Trump deve assolutamente vincere), è il principale diffusore di teorie del complotto – dice che la Fema è senza fondi perché l’Amministrazione Biden e la sua rivale Kamala Harris, la vicepresidente, li hanno destinati a costruire case per gli immigrati clandestini e stanno volontariamente evitando di aiutare gli elettori repubblicani – assieme al suo buddy Elon Musk, che dice che gli aiuti sono stati bloccati dalla Federal Aviation Administration (è stato smentito dal segretario ai Trasporti, Pete Buttigieg, si sono sentiti al telefono, Musk ha ringraziato e tolto uno dei suoi post). I trumpiani vanno oltre, dicono che i democratici hanno usato una tecnologia particolare per scatenare l’uragano e che stanno confiscando le terre colpite per appropriarsi delle riserve di litio.

 

La Fema ha fatto un elenco delle distorsioni informative in circolo, le ha smentite una a una, ha chiesto di fermare i “rumor” e aiutare a fermarli: il governatore della Carolina del nord, il democratico Roy Cooper dice che la disinformazione è “una minaccia” che può rilevarsi “mortale” nel momento in cui si salvano ancora dispersi e sfollati. La Florida intanto si prepara all’arrivo dell’uragano Milton.