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Colpite di nuovo le basi Unifil: feriti due cingalesi

Redazione

Stamattina le Forze di difesa israeliane hanno attaccato di nuovo una sede della missione Onu: un casco blu dello Sri Lanka sarebbe in gravi condizioni. E' stata colpita anche la base italiana 1-31

Dopo l'attacco in Libano di ieri, stamattina Israele ha attaccato di nuovo una sede della missione Onu Unifil  nella sua base principale di Naqoura, in cui sono rimasti feriti due caschi blu dello Sri Lanka,  e secondo la tv libanese al-Mayadeen vicina a Hezbollah, uno dei due sarebbe in gravi condizioni.    E' stato registrato un altro  attacco anche alla base italiana   1-31, in cui sono stati abbattuti due muri di demarcazione. "Quattro attacchi in 48 ore, che oggi hanno causato due feriti fra i pacekeeper", ha detto stamattina il portavoce di Unifil Andrea Tenenti:  "Attaccare una missione di pace   è una violazione chiara del diritto internazionale e umanitario".  Secondo un comunicato della missione, le Forze di difesa israeliane hanno "sparato deliberatamente" contro le telecamere che circondavano la base.

Mentre si attende ancora la risposta   di Israele all'attacco missilistico   iraniano del primo ottobre scorso, da ieri l'attenzione internazionale si è spostata sulla Missione d'interposizione delle Nazioni Unite in Libano (Unifil), gli attacchi di Israele sono stati definiti "intollerabili" dal segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, e il ministro della Difesa Crosetto, a margine di una visita in Kosovo ha ribadito: "Il diritto internazionale deve essere rispettato da tutti, compreso Israele. Se ha esigenze da rappresentare lo faccia all'Onu, non chiedendo di spostarsi. Nessuno si sposterà mai, siamo in un luogo per difendere la pace e tutelare una decisione dell'Onu sottoscritta peraltro da tutti i paesi, compresi Libano e Israele".

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