In Francia
La mossa dura di Parigi sui migranti
La proposta del ministro del'Interno Bruno Retailleau piace al Rassemblement national che sa come influenzare il governo: Marine Le Pen minaccia una mozione di censura contro il primo ministro Michel Barnier in occasione del primo voto per la legge di Bilancio
Domenica, la portavoce del governo francese, Maud Bregeon, ha annunciato su BfmTv una “nuova legge” sull’immigrazione all’inizio del 2025. Tra le misure anticipate, figura l’estensione da 90 a 210 giorni del periodo di detenzione degli stranieri in situazione irregolare considerati una minaccia per la sicurezza dello stato. Una misura voluta dal ministro dell’Interno, l’ultraconservatore Bruno Retailleau. “Dobbiamo adattarci alle mutevoli sfide della sicurezza”, ha detto Bregeon, difendendo Retailleau. La sua missione è “garantire la sicurezza dei francesi, non dovrà scusarsi per avere delle idee”. L’annuncio della portavoce ha suscitato la reazione della sinistra, che ha accusato il governo di cedere all’“estrema destra”, ma anche di alcuni membri della maggioranza che sostiene il primo ministro, Michel Barnier. Gabriel Attal, attuale capogruppo di Ensemble pour la République all’Assemblea nazionale, ha dichiarato che una nuova legge sull’immigrazione, più restrittiva, “non è una priorità”. E’ evidente che l’esecutivo cerca di tenere buono il Rassemblement national (Rn) di Marine Le Pen, che minaccia di presentare una mozione di censura contro Barnier già in occasione del primo voto per la legge di Bilancio 2025, previsto per il 29 ottobre. Il presidente di Rn, Jordan Bardella, gongola. “In Parlamento non si può più fare nulla senza di noi”, ha dichiarato.
L’annuncio della portavoce arriva a meno di un anno dalla precedente legge sull’immigrazione, frutto di un compromesso tra macronisti e gollisti. All’epoca, il Consiglio costituzionale aveva censurato alcune disposizioni, le più muscolari, inserite dai Républicains. Tra i critici più severi della bocciatura dei giudici vi era proprio Bruno Retailleau, la stampella destra del governo Barnier. Che a gennaio potrebbe essere accontentato con la reintroduzione delle misure più severe contro l’immigrazione.