editoriali
The Onion acquisisce Infowar di Alex Jones. Una lezione ai complottisti
La testata satirica prenderà possesso del sito cospirazionista, finito in bancarotta due anni fa, e prenderà in giro la disinformazione portata avanti in questi anni
Sarà The Onion, una delle più famose pubblicazioni satiriche americane, ad acquisire Infowars, il sito del teorico del complotto Alex Jones. Il board di The Onion ha annunciato ieri di aver vinto l’asta fallimentare del sito cospirazionista, finito in bancarotta dopo che due anni fa le famiglie delle vittime della sparatoria di massa alla scuola Sandy Hook avevano vinto contro Jones e il suo portale una causa per diffamazione da 1,4 miliardi di dollari. E così la giustizia ha un perfetto compimento: il giornale satirico, ha fatto sapere il New York Times, d’accordo con i famigliari delle vittime della Sandy Hook, prenderà possesso di Infowars e lo trasformerà in una parodia di se stesso. Prenderà in giro la disinformazione portata avanti in questi anni da Jones e dai personaggi come lui, teorici del complotto e apologeti delle armi da fuoco in America.
Per anni Jones e compagni hanno negato che alla Sandy Hook, il 14 dicembre del 2012, fosse davvero avvenuto un massacro – 20 bambini di prima elementare e sei insegnanti uccisi per opera del ventenne Adam Lanza, che si suicidò prima dell’arrivo della polizia. Secondo le teorie del complotto dell’estrema destra americana il caso, che fu molto seguito dall’opinione pubblica e fu uno spartiacque nel discorso politico sulle armi in America, era stato inventato solo per cercare di togliere le armi da fuoco agli americani. Dietro alla terribile bufala c’era Alex Jones, volto dei peggiori bassi istinti americani, che anche durante il Covid sul suo sito vendeva la sua marca di dentifricio Superblue come alternativa ai vaccini (poi un giudice di New York lo fece smettere).
Non c’è rivincita che possa cancellare il dolore di quel giorno di dicembre del 2012 che ogni americano ricorda, ma c’è un passaggio fondamentale che è monito anche per il futuro, anche per il movimento Maga improvvisamente rinvigorito dalla vittoria di Donald Trump: la disinformazione e le fake news che alimentano la paura e la rabbia delle persone possono essere disinnescate. E non c’è arma più tagliente della satira per farlo.
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