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Editoriali

Trump ha già iniziato a minacciare e punire la stampa ostile

Redazione

Negli ultimi mesi il presidente eletto ha minacciato di mandare i giornalisti in carcere e di investigare reti televisive per tradimento alla nazione. L’uomo che ha scelto per guidare l’Fbi, Kash Patel, ha detto: “Perseguiremo le persone dei media che hanno mentito ai cittadini americani”

Reporters Sans Frontières, la ong che promuove la libertà di stampa e di informazione, nei due mesi precedenti al voto del 5 dicembre negli Stati Uniti ha contato oltre 100 attacchi ai giornalisti da parte del candidato repubblicano Donald Trump. Ora, il presidente eletto, in attesa di ritrasferirsi alla Casa Bianca, ha iniziato a dare forma alle  promesse fatte in campagna elettorale contro “gli organi di informazione mainstream”, da lui spesso chiamati “fake news”. La prima vittima è stata la rete televisiva Abc che ha accettato un patteggiamento pagando a Trump 15 milioni di dollari per una causa di diffamazione. E adesso il prossimo presidente se la sta prendendo con la sondaggista J. Ann Selzer, con la sua azienda di sondaggi, con il quotidiano The Des Moines Register e la sua holding editoriale Gannett.

 

Il Des Moines Register poco prima del voto ha pubblicato un sondaggio di Selzer dove la democratica Kamala Harris era data in vantaggio su Trump in Iowa, stato usato spesso come banderuola la notte delle elezioni. Siccome poi l’esito nello stato è risultato ben diverso da quello proposto da Selzer, ora Trump e i suoi avvocati dicono: “E’ stata interferenza elettorale”, un atto malevolo per “creare una falsa narrativa di inevitabilità sulla vittoria di Harris e influenzare il voto”. Secondo gli esperti non ci sarebbero le basi legali per attaccare gli errori fatti dai sondaggisti, ma quello che sembra interessare a Trump e alla sua squadra è mostrare i muscoli contro la stampa nemica che a lungo l’ha deriso e attaccato. Negli ultimi mesi Trump ha minacciato di mandare i giornalisti in carcere e di investigare reti televisive per tradimento alla nazione. L’uomo che Trump ha scelto per guidare l’Fbi, Kash Patel, ha detto: “Perseguiremo le persone dei media che hanno mentito ai cittadini americani”. Alla sua prima conferenza stampa da presidente eletto, il 78enne Trump, parlando della denuncia al quotidiano dell’Iowa, ha commentato: “Sento di doverlo fare, dobbiamo dare una raddrizzata alla nostra stampa”.