Editoriali
Perché Musk si accanisce contro Londra
Attacchi diretti e falsi contro il premier britannico Keir Starmer. Un’ingerenza metodica
L’ingerenza di Elon Musk in Europa predilige Berlino e Londra, un colpo a testa, con costanza quotidiana. In Germania si vota a febbraio, Mr Doge fa il tifo per gli estremisti di destra, l’AfD; nel Regno Unito si è votato sei mesi fa, Mr Doge cerca di abbattere il governo di sinistra di Keir Starmer. Commentando un sondaggio che mostra il calo della popolarità del premier britannico, Musk ha chiesto di organizzare nuove elezioni: il suo favorito è il leader nazionalista Nigel Farage.
L’offensiva diventa ogni giorno più esplicita e personalmente diretta contro Starmer: “Nel Regno Unito – ha scritto ieri Musk su X – reati seri come lo stupro richiedono che l’ufficio del procuratore della Corona dia il mandato alla polizia di accusare i sospetti. Chi era il capo di questo ufficio quando ci furono stupri collettivi di giovani ragazze senza che che queste gang finissero davanti alla giustizia? Keir Starmer, dal 2008 al 2013”.
In realtà, come ha precisato anche il Financial Times ricostruendo la vicenda, fu Starmer a iniziare a perseguire penalmente gli stupratori di Rochdale, nel 2013, quando vennero alla luce gli abusi sessuali nell’area di Manchester. E fu sempre Starmer a lanciare un’indagine interna all’ufficio che guidava sulle modalità di investigazione degli abusi sessuali in modo che i colpevoli fossero condannati: questa indagine ha portato a riesaminare casi di stupri antecedenti a quel momento. A Musk i fatti non interessano, interessa far emergere l’incompetenza di Starmer e in generale della sinistra: è per questo che chiede anche di far uscire di prigione Tommy Robinson, fondatore dell’English Defence League, il movimento più nazionalista e a destra di tutto il paese, che è stato condannato lo scorso ottobre a 18 mesi di prigione, dopo aver ammesso di aver oltraggiato la corte ripetendo false accuse contro un rifugiato siriano. Musk lo ha definito “prigioniero politico”, riproponendo un metodo già usato in America e che contribuisce non soltanto a destabilizzare i governi di paesi alleati ma anche a legittimare posizioni molto estreme.