Editoriali
Attenzione ai cantieri navali cinesi
L’indagine americana sulle pratiche sleali e l’allarme trascurato in Europa. È l'ennesimo settore in cui Pechino avrebbe giocato sporco per imporre un suo dominio dei mari e della cantieristica
Ieri l’agenzia Reuters, citando alcune fonti anonime, ha diffuso le conclusioni di un’indagine aperta ad aprile dello scorso anno dalla rappresentante per il Commercio americano, Katherine Tai. Gli investigatori americani, scrive Reuters, hanno concluso che la Repubblica popolare cinese ha messo in campo tutti gli sforzi possibili “nell’industria navale e marittima per ottenere il predominio, utilizzando sostegno finanziario, barriere per le aziende straniere, trasferimento forzato di tecnologia e furto di proprietà intellettuale e politiche di approvvigionamento per dare un vantaggio alla sua industria navale e marittima”, anche attraverso l’uso di pratiche sleali nell’abbassare “i costi del lavoro, della costruzione navale e della logistica”.
E’ l’ennesimo settore in cui Pechino avrebbe giocato sporco per imporre un suo dominio dei mari e della cantieristica, in un progetto strategico gigantesco di cui abbiamo già da tempo iniziato a vedere gli effetti. Ora però, l’accusa è nero su bianco, e sarà probabilmente l’Amministrazione Trump ad affrontare il problema . A metà novembre dello scorso anno su questo giornale avevamo sollevato il tema del dominio della cantieristica navale nelle mani dei cinesi – un’industria sempre più legata alla Difesa e alle ambizioni geopolitiche di Pechino, che utilizza il controllo delle infrastrutture portuali e della cantieristica navale come leva politica globale – eppure nel dibattito pubblico europeo la questione è ancora molto indietro rispetto agli allarmi americani. Per proteggere la quota di mercato europea, gli stakeholder e gli analisti suggeriscono il ricorso al “friendshoring”, per rafforzare l’indipendenza dalla Cina. Tuttavia, nonostante queste preoccupazioni, l’Italia, durante la visita della presidente Giorgia Meloni a Pechino nel luglio 2023, ha firmato un memorandum di collaborazione con la Cina per il settore della cantieristica navale, puntando sulla costruzione di yacht da crociera, un ambito di importanza strategica globale.
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