editoriali
In Francia il premier Bayrou convoca un "conclave" sulle pensioni
Il primo ministro francese vuole salvare la riforma delle pensioni che ha spostato l'età pensionabile a 64 anni. Tra gli obiettivi del suo esecutivo c'è anche la riduzione delle spese dello stato
Un “conclave” di tre mesi per rivalutare la riforma delle pensioni e cercare di arrivare a una soluzione di compromesso tra le varie forze politiche e i partner sociali. E’ quanto annunciato ieri dal primo ministro François Bayrou nel suo discours de politique générale, il discorso di insediamento, di inizio legislatura.
Durante l’intervento all’Assemblea nazionale, durato un’ora e mezza, il leader dei centristi del MoDem ha illustrato quale sarà la politica del suo esecutivo: riduzione delle spese dello stato, introduzione di una dose di proporzionale e soprattutto riapertura del “cantiere” delle pensioni, la riforma faro di Macron che ha spostato l’età pensionabile a 64 anni. “Attraverso un metodo inedito”, un conclave, e “senza alcun totem, senza alcun tabù”, ha sottolineato Bayrou.
Il messaggio del premier francese era rivolto alla sinistra moderata, soprattutto ai socialisti, essenziali per la sopravvivenza del governo. Nella consapevolezza che “la riforma delle pensioni è vitale per il nostro paese e il nostro modello sociale”, Bayrou si è detto pronto a “cercare la strada di una riforma nuova”, puntando il dito contro l’oltranzismo della France insoumise (Lfi), il partito della sinistra radicale guidato da Jean-Luc Mélenchon, e la sua strategia di “conflittualizzare tutto”, di “trasformare ogni tema in un conflitto”. Lfi, ieri sera, ha depositato una mozione di censura contro il governo Bayrou, che è sostenuta sia dagli ecologisti sia dai comunisti e sarà votata domani.
Il Partito socialista aveva chiesto la sospensione della riforma delle pensioni. Ma pur esprimendo il loro malcontento per il rifiuto di sospenderla da parte di Bayrou, i socialisti, per ora, hanno deciso di non votare la censura assieme agli altri membri del Nuovo fronte popolare (Nfp), la coalizione delle sinistre. Il patto di non censura tra Bayrou e i socialisti resta comunque appeso a un filo.
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