editoriali

Trump salverà TikTok in America

Redazione

La telefonata con il leader cinese Xi Jinping mezz’ora prima della sentenza della Corte suprema, che ha respinto il ricorso della società cinese contro la legge firmata da Biden che ha imposto la vendita del social o la sua chiusura. Il ruolo del miliardario Jeff Yass

Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump, a due giorni dal giuramento e dall’ingresso ufficiale alla Casa Bianca, ha parlato al telefono con il leader cinese Xi Jinping. Una telefonata attesa per cerimoniale, ma molto importante anche per interpretare il passo delle relazioni fra Washington e Pechino dopo che nel 2016, pochi giorni dopo la sua elezione, Trump aveva rotto tutti i protocolli diplomatici e aveva parlato al telefono con l’allora presidente taiwanese Tsai Ing-wen. Ma c’è un dettaglio ancora più importante nella telefonata di ieri fra Trump e Xi: sul suo social Truth, Trump ha scritto che la conversazione è stata buona, “abbiamo discusso di commercio, fentanyl, TikTok e molti altri argomenti”. E quindi i due leader avrebbero parlato di TikTok poco prima delle 9 e mezzo del mattino a Washington: mezz’ora dopo, la Corte suprema ha emesso l’attesa sentenza sulla piattaforma, respingendo il ricorso della società cinese che diceva che il Primo emendamento era messo a rischio dalla legge che aveva imposto la vendita del social o la sua chiusura: la deadline scade domenica.

 

È chiaro a tutti ormai che la legge firmata lo scorso anno da Biden dopo l’ampia approvazione bipartisan del Congresso sarà oggetto di modifiche da parte di Trump, e questo nonostante la Corte abbia stabilito che “la cessione è necessaria per affrontare le preoccupazioni del Congresso sulla sicurezza nazionale, ben supportate in merito alle pratiche di raccolta dati di TikTok e alla relazione con un avversario straniero”.

 

La telefonata Trump-Xi è arrivata solo pochi giorni prima dell’insediamento di Trump, a cui per la prima volta nella storia parteciperà anche un alto funzionario della leadership cinese, ovvero il vicepresidente cinese Han Zheng. La retorica di Trump su TikTok ha iniziato a cambiare dopo l’incontro un anno fa con il miliardario Jeff Yass, megadonatore repubblicano e investitore di ByteDance, che possiede anche una quota di Truth Social. Ora però il salvataggio di TikTok è una questione politica ai massimi livelli.

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