(foto EPA)

editoriali

Così cambia il clima nel Ppe

Redazione

I popolari attaccano le rigidità delle politiche climatiche dell’Europa

Contrordine compagni: il Partito popolare europeo, per la prima volta, mette in discussione le politiche climatiche dell’Unione europea. La critica arriva dal documento conclusivo dell’incontro del partito svoltosi a Berlino. Al centro dell’attacco non ci sono gli obiettivi climatici: il Ppe ribadisce l’importanza della decarbonizzazione. C’è il modo in cui l’Europa intende raggiungerli, attraverso tonnellate di regolamentazioni, dall’energia alla reportistica nei bilanci fino al digitale. Ciò costituisce la principale causa del gap di crescita tra Ue e Usa e impone quindi di cambiare rotta, mettendo in campo un vasto piano di deregolamentazione con un occhio di riguardo alle pmi. Ma è su energia e clima che, appunto, l’aggiustamento di rotta è più sonoro: il Ppe chiede, anzitutto, di sospendere per due anni le direttive sulla rendicontazione e sulla sostenibilità, la tassonomia e il dazio sul carbonio alla frontiera (Cbam), al fine di rivederne il perimetro, esonerare le pmi e abbattere gli oneri anche per le imprese con più di mille addetti.

 

Ancora più importante, il Ppe attacca altri due obiettivi: l’efficienza energetica (“non c’è bisogno degli obblighi di ristrutturazione per i proprietari di casa”) e le rinnovabili (“non siamo favorevoli a un obiettivo distinto per la quota di energia rinnovabile”). In concreto, significa attribuire la massima centralità al meccanismo di scambio delle quote di emissione Ets ed equiparare tutte le tecnologie low-carbon, inclusi nucleare e Ccs, facendo venire meno lo status privilegiato delle rinnovabili. Per ora sono parole, ma le parole sono importanti: questo documento segna l’apertura di una fase nuova della politica europea e rappresenta la risposta del Ppe ai grandi cambiamenti in atto nell’elettorato (e in parte anche a Donald Trump). Resta da capire che conseguenze questo avrà per il Ppe, per la presidente Ursula von der Leyen (che ne è la più importante esponente) e per il Pse, che coi popolari sostiene la Commissione ma che non può condividere le posizioni dei popolari su questi temi. Popcorn.

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