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Foto ANSA
Editoriali
La Spagna vuole un bilancio audace per l'Ue
Madrid propone un debito comune al fine di “aumentare drasticamente gli investimenti pubblici”, mentre von der Leyen punta a semplificare le procedure e lasciare più libertà ai governi nazionali. Il nodo delle risorse
La Commissione di Ursula von der Leyen oggi presenterà le sue idee per riformare il bilancio pluriennale dell’Unione Europea. La principale proposta per il periodo 2028-34 sarà di generalizzare il modello del Pnrr: i fondi dell’agricoltura, della coesione e di altri programmi dovrebbero convogliare in un unico assegno nazionale, che la Commissione verserà sulla base delle riforme e degli investimenti realizzati. E’ un modo per semplificare le procedure e lasciare più libertà ai governi nazionali. Ma non è la rivoluzione. Von der Leyen non può permettersi di fare proposte dirompenti, come quelle indicate dal rapporto di Mario Draghi, prima delle elezioni in Germania del 23 febbraio. La Spagna non si è fatta questo problema. In un documento informale, il governo di Pedro Sánchez ha proposto una serie di idee audaci per affrontare i bisogni di finanziamento di breve, medio e lungo periodo. Madrid chiede che il bilancio dell’Ue sia portato dal 1 al 2 per cento del pil europeo al fine di preservare le politiche tradizionali (coesione e agricoltura) e concentrarsi sulle nuove priorità (competitività e difesa). Ma le risorse non sarebbero comunque sufficienti.
Per la Spagna è necessario creare un meccanismo di debito comune al fine di “aumentare drasticamente gli investimenti pubblici”. L’Ue tuttavia non può attendere i lunghi negoziati sul bilancio pluriennale, che potrebbero protrarsi fino al 2027. E’ a corto di soldi e ha bisogno di risorse subito, sia per la competitività sia per la difesa. La Spagna propone di fare ricorso al Mes (il fondo salva-stati) che per il momento è “sottoutilizzato”. Nel 2020, “il Mes ha avuto ragione e tempismo nel creare una linea di credito per il sostegno alle crisi pandemiche: l’attuale contesto geopolitico giustifica la creazione di una nuova linea di credito per sostenere la nostra sicurezza economica”, dice il documento. Sanchez è un premier socialista e, a volte, sottovaluta il peso del debito. Ma le sue proposte per il bilancio dell’Ue meritano almeno una discussione.
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Tensioni e assenze