Donald Trump e Pam Bondi nello Studio Ovale della Casa Bianca il 5 febbraio 2025 (Foto di Andrew Harnik/Getty Images) 

editoriali

Epstein e il circo trumpiano

Redazione

Il presidente rilascia alcuni documenti sul caso, ma è tutta fuffa anti Biden

Con molto battage mediatico, la Procuratrice generale americana Pam Bondi ha rilasciato alcuni file riguardanti il caso Epstein. Però a ben vedere le circa duecento pagine rilasciate, che contengono i nomi dei passeggeri del suo aereo privato così come altri dettagli oscurati per la privacy di alcune vittime del giro di sfruttamento del magnate newyorchese, non sono nulla di nuovo. Bondi ha indicato che questa è solo la “fase uno” e che l’assenza di dati eclatanti è dovuta al fatto che stavolta è il governo federale a declassificarli “in veste ufficiale”. Eppure, la Casa Bianca ha radunato diversi influencer conservatori prima della diffusione dei documenti che hanno colto l’occasione di fare una photo opportunity brandendo i faldoni a favore di camera.

 

Insomma, sembra un’iniziativa totalmente propagandistica che vuole dipingere l’Amministrazione Trump come “trasparente” mentre il suo predecessore Joe Biden avrebbe “insabbiato” chissà cosa. Un’iniziativa volta a dare in pasto a una base ormai totalmente distaccata dalla realtà la sua pillola di indignazione contro i dem e il Deep State che avrebbero “suicidato” Epstein in cella nel 2019, anche se all’epoca c’era sempre Trump alla Casa Bianca.

 

La boutade mediatica però sembra essere riuscita a metà: anche una sostenitrice del presidente come la deputata Anna Paulina Luna ha scritto sui social un messaggio arrabbiato: “Dateci le informazioni che abbiamo chiesto!”. La procuratrice allora ha scritto al direttore dell’Fbi di iniziare “immediatamente” un’indagine per trovare i documenti perduti. La sensazione è che non si rinverrà nulla di rilevante, ma ormai lo scopo è stato raggiunto: dare ai sostenitori di Trump la loro dose di indignazione che li mantenga radicalizzati e fedeli al Capo infallibile. Del caso Epstein, alla fine, interessa solo pensare che è stato insabbiato dai dem, anche se non è affatto vero.

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