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Editoriali
L'arresto di Duterte e una stagione drammatica per le Filippine in cerca di pace
“The Punisher” finisce in manette per un mandato emesso dalla Corte penale internazionale. La figlia Sara è attualmente sotto impeachment per aver auspicato l’omicidio del presidente Marcos Jr. La vera sentenza sui Duterte si avrà con le elezioni generali di maggio
L’ex presidente filippino Rodrigo Duterte è stato arrestato ieri all’aeroporto di Manila a seguito di un mandato emesso dalla Corte penale internazionale. Stava tornando da un comizio che aveva tenuto a Hong Kong, dove in molti sospettavano che si sarebbe rifugiato, perché non tutti credevano che il mandato della Cpi sarebbe stato mai eseguito. Duterte è sotto indagine della Corte dopo essere stato sindaco di Davao, nel 2011, e poi l’inchiesta era proseguita durante la sua presidenza tra il 2016 e il 2022, per via della sua “guerra alla droga” che si era concretizzata in un mandato senza scrupoli contro il narcotraffico e la tossicodipendenza, con la promozione di squadroni della morte che hanno fatto migliaia di vittime. Ieri Duterte, in attesa alla stazione di polizia, aveva l’atteggiamento di sempre, ben poco presidenziale, sfacciato, perfino un po’ confuso. Alcuni commentatori hanno parlato di un regolamento di conti appoggiato dall’attuale presidente Ferdinand Marcos Jr.
La verità, come spesso avviene, sta nel mezzo: da tre anni Marcos Jr. lotta per emanciparsi dalla figura di suo padre, il dittatore Marcos, e alle elezioni del 2022 si era addirittura candidato in ticket con la figlia di Duterte, Sara, per dare ascolto anche a quella parte di popolazione che ancora appoggia i Duterte. Negli ultimi mesi, però, il rapporto professionale fra i due è precipitato: Sara Duterte è attualmente sotto impeachment per aver auspicato l’omicidio del presidente Marcos Jr. Che nel frattempo ha lavorato per riavvicinare Manila a Washington e all’occidente. Durante l’autoritaria presidenza Duterte, oltre alla violenta guerra alla droga, alla guerra contro le opposizioni (la premio Nobel per la Pace Maria Ressa ne era stata una vittima) avevano consegnato il paese a uno scellerato patto con Pechino, che Marcos ha cancellato nel tentativo di ricostruire un rapporto di fiducia fra il governo di Manila, i suoi cittadini e il resto del mondo. La vera sentenza sui Duterte arriverà a maggio, con le elezioni generali, e i seggi che il loro partito Hugpong ng Pagbabago riuscirà a conquistare.
