
Foto LaPresse
il verdetto
Boualem Sansal condannato a cinque anni di carcere
Dopo un processo lampo, lo scrittore algerino è stato condannato per aver “minato l’unità nazionale”. L'idea che circola è che possa ottenere una grazia presidenziale. L'alternativa, per l'autore che ha 80 anni e un cancro, equivale a una condanna a morte in carcere
Il romanziere algerino Boualem Sansal, critico del regime e degli islamisti, è stato condannato a cinque anni di carcere. Il verdetto arriva una settimana dopo il processo durato venti minuti al celebre scrittore. Il pubblico ministero aveva chiesto dieci anni di carcere. Autore del romanzo distopico “2084”, Sansal è stato riconosciuto colpevole di aver minato l'unità nazionale (decaduta l’accusa di spionaggio). Di fronte alle accuse, lo scrittore si è difeso. “Le mie parole e i miei scritti erano semplicemente un'opinione personale, ne ho diritto come qualsiasi cittadino algerino” ha detto Sansal.
Cresce ora la preoccupazione attorno a quest'uomo di 80 anni, malato di cancro, arrestato il 16 novembre scorso mentre usciva dall'aeroporto di Algeri. "L'idea che circola ad Algeri è quella di condannare rapidamente Sansal per aprire la strada alla grazia presidenziale”, dice al Point un avvocato di Algeri. In questo caso, né l'accusa né Sansal dovrebbero presentare ricorso. “Non posso prevedere nulla”, aveva dichiarato a febbraio il presidente Abdelmadjid Tebboune al quotidiano L'Opinion, quando gli era stato chiesto di una possibile grazia. Il ministro degli Esteri francese, Jean-Noël Barrot, potrebbe recarsi ad Algeri a metà aprile per cercare di rilanciare le relazioni bilaterali deteriorate.
La liberazione di Sansal potrebbe essere parte di uno scambio diplomatico. Altrimenti, cinque anni di carcere equivarrebbero per il romanziere alla condanna a morte.
Per approfondire