
(LaPresse)
Editoriali
I porti a Panama sono ancora cinesi
La Cina blocca l’acquisizione di Blackrock e la convinzione di Trump di averla vinta si sgretola. Per ora si tratta solo di un rinvio rispetto alla data prevista del 2 aprile. Ma l'azione dell'Antitrust è stata preceduta da un ordine alle imprese statali cinesi di sospendere ogni nuova collaborazione con aziende legate al proprietario di CK Hutchison
Anche in Cina esiste un’Antitrust. Pochi se ne erano accorti finora, ma l’istituzione è ora sotto i riflettori internazionali per via di un’indagine aperta per bloccare la vendita dei due porti situati alle estremità del Canale di Panama. Dopo che Trump aveva accusato Pechino di controllare la via d’acqua – e aveva minacciato di annullare il trattato che l’aveva restituita a Panama – il colosso di Hong Kong CK Hutchison, per evitare problemi, aveva accettato di cedere le due installazioni alla società statunitense BlackRock, il più grande gestore patrimoniale al mondo. Probabilmente per non dare l’impressione che la decisione fosse una diretta conseguenza delle pressioni della Casa Bianca, l’accordo includeva anche altri 43 porti in tutto il mondo, per un totale di 199 attracchi in 23 paesi, in cambio di 19 miliardi di dollari. Venerdì scorso, però, il dipartimento Antitrust dell’Amministrazione statale cinese per la regolamentazione del mercato ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma di aver avviato un’indagine sull’accordo “in conformità con la legge, per proteggere la concorrenza leale sul mercato e salvaguardare l’interesse pubblico”.
A seguito di questo annuncio, CK Hutchison ha deciso che “l’accordo sui due porti panamensi non verrà firmato ufficialmente la prossima settimana”, secondo il South China Morning Post. Il consigliere per la sicurezza nazionale di Trump, Mike Waltz, aveva dichiarato ai giornalisti alla fine del mese scorso che i leader panamensi avevano avviato “negoziati per affrontare la questione dei porti su entrambe le sponde del canale”. Per ora, in teoria, si tratta solo di un rinvio rispetto alla data prevista del 2 aprile. Tuttavia, l’azione dell’Antitrust è stata preceduta da una campagna stampa e da un ordine alle imprese statali cinesi di sospendere ogni nuova collaborazione con aziende legate a Li Ka-shing, il magnate proprietario di CK Hutchison. Insomma, credevate che Trump avesse risolto tutto? La Cina non è così facile da battere.