Foto ANSA

Editoriali

Tsahal, la trasparenza e il prezzo che si chiede alle democrazie

Redazione

Combattere a Gaza con il timore di imboscate da parte di Hamas porta a errori fatali. Bene l’inchiesta di Israele: limiti e responsabilità di una democrazia in guerra

Il 23 marzo, i soldati israeliani hanno aperto il fuoco contro un’ambulanza che cercava feriti dopo un bombardamento israeliano nella città di Rafah, nel sud della Striscia. Successivamente, sono state colpite altre ambulanze, che si erano mosse alla ricerca degli altri soccorritori. Sono morti otto membri della Mezzaluna Rossa palestinese, sei soccorritori e un membro delle Nazioni Unite. I corpi sono stati sepolti dall’esercito israeliano ai lati della strada e prima che Tsahal aiutasse le Nazioni Unite a identificare il posto esatto da cui riesumare i corpi è trascorso diverso tempo. Una serie di dichiarazioni false da parte dell’esercito e i video pubblicati dal New York Times avevano ancora una volta messo Israele sul banco degli imputati. Domenica l’esercito ha pubblicato l’inchiesta sull’accaduto, in cui si stabilisce che i soldati hanno aperto il fuoco sulla prima ambulanza perché hanno scambiato il veicolo per un mezzo della polizia di Hamas: c’è stato un sopravvissuto e Israele aveva detto di aver arrestato un uomo di Hamas, la notizia si è poi rivelata falsa.

Un comandante ha ordinato di aprire il fuoco contro il secondo convoglio di ambulanze: i militari hanno detto che con i visori notturni non riuscivano a vedere le luci di emergenza. Il comandante ha sparato colpi di avvertimento al veicolo delle Nazioni Unite in avvicinamento e successivamente i soldati gli hanno sparato addosso, uccidendo il passeggero. “L’esame ha individuato diverse carenze professionali, violazioni degli ordini e la mancata segnalazione completa dell’incidente”, ha affermato Tsahal. Il comandante è stato licenziato, anche per aver descritto in modo fuorviante gli eventi, portando il portavoce dell’esercito a pubblicare delle dichiarazioni false.  Combattere a Gaza, con il timore di imboscate da parte di Hamas porta a errori fatali. Tsahal deve dimostrare sempre più trasparenza.  E’ il prezzo che si chiede solo alle democrazie, ma Israele può esserne all’altezza.

Di più su questi argomenti: