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Editoriali
La Giordania vieta i Fratelli musulmani
Per l’Iran il paese è il prossimo obiettivo da destabilizzare per creare un altro fronte contro Israele. Rendere insicure le autorità giordane è il primo passo, ma Amman cerca di prevenire
Su segnalazione dei servizi di sicurezza della Giordania, sono state arrestate sedici persone con l’accusa di aver pianificato attacchi all’interno del paese. Secondo i servizi, i sedici arrestati sono membri del movimento islamista sunnita dei Fratelli musulmani. Il passo ulteriore di Amman è stato di vietare ogni forma di esistenza del gruppo. Finora era stato consentito al partito Fronte di azione islamico, legato ai Fratelli musulmani, di continuare la sua attività politica. Il partito era anche entrato in Parlamento e per la prima volta le autorità della Giordania potrebbero ordinarne la dissoluzione. La decisione è importante, tutto il medio oriente risente dei cambiamenti mondiali e la guerra tra Israele e Hamas, iniziata dopo il pogrom dei terroristi nei kibbutz del sud dello stato ebraico, ha messo a rischio, prima fra tutti, la tenuta della monarchia giordana. La prima paura del re Abdallah II è che la Repubblica islamica dell’Iran tenti di foraggiare anche ad Amman la creazione di un gruppo terrorista, approfittando del fatto che nel regno vive una larga parte di popolazione palestinese.
La Giordania ha un fianco scoperto, è stata vittima dal 7 ottobre in poi di forti tensioni, soprattutto quando, nell’aprile dello scorso anno, collaborò con l’alleanza occidentale per abbattere i missili e i droni lanciati dall’Iran contro Israele. Anche Hamas fa parte della Fratellanza musulmana e il fatto che sia sunnita e l’Iran sciita poco intacca nella relazione con Teheran: quei tempi sono finiti, la loro unione è contro Israele e Teheran vuole un Hamas da fomentare e far crescere dentro la Giordania. Amman deve tenere a freno i piani iraniani che sono semplici: destabilizzare il paese per creare un altro fronte contro Israele; rendere insicure le autorità giordane è il primo passo. E’ la prova che i piani di Teheran non sono soltanto contro Israele, ma contro tutto il medio oriente. La Giordania sa che potrebbe essere la prossima a farne le spese.