(foto EPA)

penisola iberica

In Spagna e Portogallo è stata ripristinata l'elettricità

Redazione

Nel corso della notte è tornata la corrente nei due paesi. Ancora ignote le cause del blackout di lunedì. Sanchez: "Istituiremo una commissione di inchiesta per fare chiarezza"

Dopo il blackout elettrico di ieri, in Spagna e Portogallo è tornata l'elettricità. Lo hanno reso noto gli stessi gestori dell'energia. Red elettrica, azienda pubblica spagnola responsabile delle connessioni, ha detto che questa mattina era stato ripristinato il 99 per cento della rete elettrica nel paese, dopo che già ieri sera in alcune città come Madrid era tornata la corrente. Intanto il governo ha deciso di istituire una commissione d'inchiesta per far luce sulle cause. "Saranno prese tutte le misure necessarie affinché ciò non accada di nuovo", ha detto il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez nel corso di una conferenza stampa, aggiungendo che nessuna causa è stata ancora esclusa.

Redes Energeticas Nacionais, l'olomaga portoghese, ha registrato consumi pari se non superiori a quelli di prima del blackout, con la corrente che era tornata nelle case di 6,2 milioni di portoghesi (su 6,5 milioni totali) già nel corso della notte. La situazione è quindi in via di completo ripristino ma ancora oggi, sia in Spagna che in Portogallo, continueranno a esserci alcuni disagi: si registrano cancellazioni di treni e aerei collegati all'interruzione di ieri.

 

 

Dopo la cancellazione dell'intera giornata di ieri, riprenderanno le partire del Master 1000 di Madrid, uno dei più importanti tornei di tennis del circuito professionistico. Mentre ancora oggi alcune scuole e università rimarranno chiuse in Spagna. Così come sospesa è rimasta la seduta del Parlamento spagnolo. A ogni modo, le cause del blackout di ieri che ha paralizzato la penisola iberica rimangono al momento ancora ignote. Quel che è certo  e che ha voluto chiarire Sanchez ai giornalisti è che non sia dipeso dalla mancanza di energia nucleare. Chi lo afferma "mente o dimostra ignoranza", ha detto il primo ministro che ha poi aggiunto: "Se avessimo avuto una maggiore dipendenza dall'energia nucleare, la ripresa non sarebbe stata così rapida come quella che stiamo vivendo". 

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