Trani, una procura fuori controllo
Il Csm deve nominare il nuovo procuratore. Fate bene, fate presto
Le teorie del complotto non finiscono mai con una sentenza del tribunale. Se i giudici hanno assolto le agenzie di rating accusate dalla procura di Trani del “complotto del secolo” ai danni dell’Italia, vuol dire che anche loro fanno parte del complotto. E così Michele Ruggiero – il pm delle cause perse contro Moody’s, Fitch, Standard & Poor’s, Banca d’Italia (l’elenco potrebbe durare all’infinito) – anziché stare in silenzio e riflettere sulle inchieste temerarie avviate da parecchi anni a questa parte, ha pubblicato su Facebook un manifesto politico in cui parla di “Verità che spesso restano sullo sfondo” e che rischiano la “condanna dell’oblio”. Una specie di pasoliniano “Io so, ma non ho le prove”, che è ridicolo e inquietante in bocca a un magistrato. E poi Ruggiero denuncia la “solitudine” in cui sarebbe stato lasciato contro “un autentico esercito di avvocati”.
Naturalmente lo sfogo politico del pm è stato rilanciato dal blog di Beppe Grillo e, secondo un canovaccio già visto, pare già che il flop giudiziario si trasformi in un trampolino politico. Ma, a parte il protagonismo di qualche pm d’assalto, la vicenda della procura di Trani è più ampia e preoccupante. Abbiamo visto foto di un’avvenente pm che si faceva baciare i piedi, violenti litigi tra magistrati-amanti, inchieste aperte e sparite nel nulla, trasferimenti di magistrati al centro di gravi “reti di conoscenze”. Per questo lavoro l’ex capo della procura Capristo è stato premiato con un trasferimento al vertice della procura di Taranto. Ora il suo posto è ancora vacante. E’ il caso che il Csm scelga il successore rendendosi conto della gravità della situazione. A Catania lo fece.