Sul caso dj Fabo, il pm chiede l'archiviazione per Marco Cappato
L'esponente dei Radicali è indagato per aver aiutato Fabiano a morire in Svizzera. Ora dovrà decidere il gip
La procura di Milano ha chiesto l'archiviazione per Marco Cappato, indagato per aiuto al suicidio in relazione alla morte di dj Fabo avvenuta in Svizzera a fine febbraio. Secondo il pm Tiziana Siciliano, che ha condotto le indagini, non emergono profili penalmente rilevanti. La richiesta dovrà ora essere approvata dal gip, che potrebbe accoglierla oppure respingerla sollecitando nuove e più approfondite indagini oppure disponendo l’imputazione coatta dell’indagato.
Cappato era accusato di aiuto al suicidio dopo essersi autonomamente denunciato ai Carabinieri di Milano ma l'iscrizione nel registro degli indagati era stata definita negli ambienti giudiziari come un "atto dovuto". L'accusa fa riferimento a quanto scritto nell'articolo 580 del codice penale, che prevede la contestazione per "chiunque aiuta o determina altri al suicidio ovvero ne agevola in qualsiasi modo l'esecuzione". "Sarà compito dello Stato decidere se girare la testa dall'altra parte o consentirmi di difendere le mie ragioni in una aula di tribunale", aveva dichiarato Marco Cappato dopo aver raccontato ai Carabinieri il fatto. "Credo che lo Stato italiano si debba assumere la responsabilità, perché la soluzione non può essere che se hai 10 mila euro e le condizioni di trasportabilità vai in Svizzera, mentre se stai inchiodato a un letto e non hai soldi devi subire o il suicidio nelle condizioni più terribili o una tortura di vita che non vorresti".