A Trapani i guai giudiziari di due candidati paralizzano la campagna elettorale
Dopo Tonino D'Alì, per cui è stato richiesto il soggiorno obbligatorio, oggi è toccato all'ex primo cittadino della città Girolamo Fazio, arrestato dai Carabinieri con il noto armatore Ettore Morace. L'accusa è di tangenti
La campagna elettorale a Trapani è paralizzata per le vicende giudiziarie che coinvolgono due tra i candidati alla guida del Comune. Ieri, la direzione distrettuale antimafia ha chiesto il soggiorno obbligatorio per il senatore e candidato sindaco di Forza Italia, Tonino D'Alì; oggi è la volta di Girolamo Fazio, sostenuto da alcune liste civiche. Stamattina, insieme a Fazio – già sindaco di Trapani dal 2001 al 2012 – i Carabinieri hanno arrestato, con l'accusa di corruzione, anche il noto armatore, Ettore Morace, e il funzionario regionale, Giuseppe Montalto. Il provvedimento cautelare è stato emesso dal gip del Tribunale di Palermo, su richiesta della locale Procura della Repubblica. L'operazione è coordinata dal procuratore capo di Palermo, Francesco Lo Voi, e dall'aggiunto Dino Petralia.
Gli inquirenti indagano su un presunto caso di tangenti sui fondi riguardanti il trasporto marittimo a Trapani. Fazio e Morace hanno stretto un rapporto duraturo per anni, tanto che – riferisce Repubblica – la moglie del padre dell'armatore, Anne Marie Collart, era tra i papabili per una carica da assessore in caso di vittoria di Fazio alle amministrative. La Collart è anche direttore generale del Trapani calcio, la squadra che sotto la guida della famiglia Morace è salita dalle leghe dilettantistiche fino alla Serie B.
"Ripartire da dove tutto si è interrotto". Si era presentato con queste parole ai suoi elettori, qualche settimana fa, Fazio, 63 anni, detto Mimmo. Ex esponente di Forza Italia e oggi nel Gruppo Misto. Alle elezioni comunali del 25 novembre 2001 era stato eletto sindaco di Trapani con Forza Italia al primo turno con il 60,1 per cento dei voti. Alle elezioni amministrative del 13 maggio 2007 era stato riconfermato con il 64,2 per cento dei voti, alla guida di una coalizione di centrodestra, fino al 2012. Dopo avere aderito al Popolo della libertà nel giugno 2011, un anno dopo è diventato consigliere comunale di Trapani nella "Lista Fazio" e deputato all'Assemblea regionale siciliana, primo eletto nella lista del Popolo della Libertà. Due anni fa, infine, si è iscritto al Gruppo Misto. Nel febbraio 2017, a seguito di una causa civile, viene dichiarato decaduto con un voto del Consiglio comunale di Trapani, ma nell'aprile successivo viene reintegrato dal tribunale.
Ettore Morace è un imprenditore classe 1962,figlio dell'armatore Vittorio Morace e molto noto in Sicilia per il suo ruolo nel settore dei trasporti marittimi. Dal 2011 al 2015 è stato presidente e amministratore delegato della Compagnia italiana di navigazione (Cin), la società che ha rilevato la ex Tirrenia. Il 31 agosto 2015 è diventato ad di Ustica Lines, di cui è anche presidente.