Secondo avviso di garanzia per Chiara Appendino
Il sindaco a Cinque stelle di Torino è indagata per i tumulti di piazza San Carlo, insieme al suo ex capo di gabinetto Paolo Giaordana, il questore, e due funzionari del Comune. "Offro la massima collaborazione agli inquirenti", scrive su Twitter
Il sindaco pentastellato di Torino, Chiara Appendino, ha ricevuto l’avviso di garanzia per i tumulti avvenuti in piazza San Carlo lo scorso 3 giugno. Durante la proiezione della finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid, forse a causa di un'esplosione, si scatenò il panico. Nella fuga disordinata una donna, Erika Pioletti, era rimasta schiacciata dalla folla ed è morta una decina di giorni dopo in ospedale. Almeno 1550 persone erano rimaste ferite perché schiacciate dagli altri nella ressa o per i pezzi di vetro rotti sparsi per la piazza.
La prima destinataria delle notifiche dei provvedimenti giudiziari è una funzionaria del Comune che si occupò della serata del 3 giugno. Sono varie le ipotesi di accusa: lesioni personali, omicidio colposo e disastro colposo. Gli avvisi riguardano anche il sindaco Appendino e il questore Angelo Sanna, oltre all'ex capo di gabinetto Paolo Giaordana – che si è dimesso una settimana fa per aver chiesto al presidente dell'azienda trasporti di togliere una multa ad un amico – e il dirigente comunale Paolo Lubbia. "Offrirò come sempre la massima collaborazione agli inquirenti poiché è interesse di tutta la cittadinanza che vengano ricostruiti i fatti e definite le responsabilità di ognuno", ha scritto su Twitter Appendino. Per il sindaco è già il secondo avviso di garanzia, dopo quello per falso in atto pubblico insieme al suo capo di gabinetto.
Mi è stato notificato un avviso di garanzia per i fatti di #PiazzaSanCarlo.
— Chiara Appendino (@c_appendino) 6 novembre 2017
Offrirò come sempre la massima collaborazione agli inquirenti
E Silvia Fregolent, vicepresidente dei deputati Pd, ne approfitta per lanciare una stoccata al movimento 5 stelle, sulla scia della polemica per il faccia a faccia televisivo tra Renzi e Di Maio, annullato questa mattina: "Vorrei tranquillizzare Luigi Di Maio, che dopo aver saputo del nuovo avviso di garanzia notificato a Chiara Appendino, ha deciso di annullare il faccia a faccia televisivo con Matteo Renzi", dichiara . "Il Pd resta un partito garantista, a differenza del M5s che, nonostante i numerosi esponenti sotto indagine ed un codice etico incoerente, costringe alle dimissioni soltanto i collaboratori".