La Cassazione deve decidere se riformare o confermare la sentenza che aveva inflitto sette anni di carcere all’ex amministratore delegato dell’azienda ferroviaria di stato, Mauro Moretti. O ancora, se accogliere la richiesta del procuratore generale che vuole la ripetizione del processo d’appello. Nella notte del 29 giugno del 2009, un convoglio è deragliato ed esploso a Viareggio, causando la morte di 32 persone. Si è poi accertato che il sistema frenante difettoso fornito da una società tedesca era la causa fondamentale del tragico incidente. Oltre ai responsabili della società e di chi non ha effettuato sufficienti controlli, è stato incriminato e poi condannato in due gradi di giudizio l’amministratore delegato della società ferroviaria. A suo carico non è stata indicata alcuna attività o omissione direttamente collegata all’incidente. Però è stato condannato in base al discutibile principio della “responsabilità oggettiva”.
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