Eni e tangenti in Nigeria, tutti assolti: il fatto non sussiste
Il trasferimento sul conto del governo nigeriano di 1 miliardo e 92 milioni di dollari non fu corruzione internazionale, dicono oggi i giudici dopo cinque anni di indagine e tre di dibattimento. Fine del processo per Scaroni e Descalzi
Non fu corruzione internazionale. Si conclude con l'assoluzione di tutti gli imputati il processo sulla presunta tangente da 1 miliardo e 92 milioni di dollari che sarebbe stata versata da Eni e Shell nel 2011 per aggiudicarsi la concessione da parte del governo della Nigeria dei diritti di esplorazione sul blocco Opl245.
Dopo cinque anni di indagini e tre di dibattimento sono stati dunque assolti Claudio Descalzi, attuale amministratore delegato del cane a sei zampe, e Paolo Scaroni, suo precedessore, perché il fatto non sussiste. Per loro il procuratore aggiunto di Milano Fabio De Pasquale e il sostituto Sergio Spadaro avevano chiesto una condanna a 8 anni di reclusione.
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