Caos magistratura: Viola si ritira dalla corsa per diventare pg a Palermo
La mossa dell'attuale procuratore di Firenze per rientrare in partita per la Procura di Roma, dopo che il Consiglio di Stato aveva confermato la bocciatura di Michele Prestipino
Marcello Viola a sorpresa ha ritirato la propria candidatura a procuratore generale di Palermo. Una decisione che l'attuale procuratore generale di Firenze ha preso anche per rientrare in corsa nella partita della Procura di Roma, dove la nomina al ruolo di procuratore generale di Michele Prestipino da parte del Consiglio superiore della magistratura è stata giudicata illegittima prima da una sentenza del Tar del Lazio. E poi confermata da un pronunciamento del Consiglio di stato.
Il collocamento di Viola a Palermo, in pratica, lo avrebbe escluso dalla rosa di nomi (tra questi anche Francesco Lo Voi) in lizza per la Procura di Roma. Da qui potrebbe derivare la decisione del dietrofront. La scelta del nuovo procuratore generale a Roma, peraltro, si porta dietro tutti gli elementi che hanno contraddistinto il cosiddetto sistema Palamara, perché è da lì che è originata l'indagine sullo scandalo delle correnti che agiva sulle nomine nelle diverse procure d'Italia. Di fatto, contro la nomina di Prestipino avevano fatto ricorso al Tar, nel giugno 2020, lo stesso Marcello Viola e Giuseppe Creazzo.
Dopo aver revocato la domanda per andare a occupare il posto lasciato vacante da Roberto Scarpinato (che ha completato gli 8 anni di permanenza nell'incarico), adesso Viola ha scompaginato il disegno che lo vedeva tagliato dalla Procura di Roma. Praticamente la chiusura di un cerchio.