Sulla riforma della Giustizia Draghi chiederà la fiducia
"Siamo aperti a miglioramenti di carattere tecnico. Nessuno vuole sacche di impunità", ha detto il premier. Cartabia: "Ridurre durata dei processi tema ineludibile"
"Ho chiesto al Consiglio dei ministri l'autorizzazione a porre la fiducia in Parlamento sulla riforma della giustizia penale". Così Mario Draghi durante la conferenza stampa svolta al termine del Cdm che ha approvato il testo all'unanimità. Insieme a lui il ministro della Giustizia Marta Cartabia. "Nessuno vuole sacche d'impunità. Vogliamo un processo rapido e che tutti i colpevoli siano puniti. Niente delazioni, non è questo l'intento di questo governo. Oggi è stata una normale richiesta di autorizzazione della fiducia. Mi auguro e faremo di tutto perché il testo sia condiviso", ha aggiunto il premier
"Siamo aperti - ha detto poi Draghi - a miglioramenti di carattere tecnico. Qualora vi fossero miglioramenti tecnici, anche importanti, e siamo molto disponibili, si tratterà di fare un nuovo passaggio in Consiglio dei ministri". Accanto a lui il ministro Cartabia ha specificato che quello della durata dei processi "è un problema grave, non solo perché ci è stato richiesto per i fondi Pnrr di ridurre del 25% la durata dei processi penali, ma per ragioni legate alle esigenze dei cittadini. La ragionevole durata dei processi è garanzia dei diritti voluti dalla Costituzione. Sapevamo che questo tema era difficile, ma è ineludibile".