EDITORIALI
Indagine sui crimini di guerra russi: la surreale iniziativa della procura di Bari
I pm baresi aprono un fascicolo sui presunti crimini di guerra commessi dai soldati russi sui civili ucraini. Un'azione che ricorda molto le incredibili inchieste condotte negli anni scorsi dalla procura di Trani e finite in un buco nell'acqua. Non a caso, alcuni magistrati sono gli stessi
Prima di leggere la seguente notizia è consigliabile sedersi per non cadere a terra: la procura di Bari ha aperto un’indagine su presunti crimini di guerra commessi dai soldati russi sui civili ucraini. Il fascicolo d'inchiesta barese è aperto a carico di ignoti per “collaborazione internazionale su crimini di aggressione”.
La singolare iniziativa giudiziaria dei pm di Bari (che, per sconosciuti motivi, ritengono di godere della competenza territoriale sui crimini commessi dai russi in Ucraina) ricorda le surreali inchieste condotte negli anni dalla procura di Trani e finite sui giornali di tutto il mondo: le indagini sulle agenzie di rating e sui complotti della finanza globale contro l’Italia, quella su Deutsche Bank per la vendita dei titoli di stato italiani, quella contro American Express, Bnl, Unicredit e Popolare di Bari, ma anche Banca d'Italia e ministero del Tesoro per presunta usura, quella su Silvio Berlusconi accusato di voler chiudere la trasmissione “Annozero”, per poi arrivare all’inchiesta contro Big Pharma sulla presunta correlazione tra vaccini e autismo.
Tutte inchieste finite in un buco nell’acqua e con un incredibile ribaltamento dei ruoli, che ora vede l’ex capo della procura di Trani, Carlo Maria Capristo, indagato per corruzione in atti giudiziari in una vicenda incentrata su presunte mazzette scambiate fra avvocati e magistrati per aggiustare i processi.
In effetti, se si guarda con più attenzione all’iniziativa della procura di Bari sui crimini di guerra russi, un legame con le inchieste d’assalto di origine tranese si trova: l’indagine barese è coordinata dal procuratore Roberto Rossi e dall’aggiunto Francesco Giannella. Quest’ultimo per un bel periodo è stato procuratore aggiunto proprio a Trani, occupandosi tra l’altro della famigerata inchiesta sulle agenzie di rating con il collega Michele Ruggiero, ora anche lui a Bari e inspiegabilmente messo da parte da quest'altra inchiesta internazionale. Insomma, sembra di essere di fronte all’esportazione, seppur a pochi chilometri di distanza, di un metodo investigativo d'insuccesso.