editoriali
L'Unione europea promuove l'Italia sulla giustizia. Avvisare il Fatto
La Commissione Ue elogia le riforme Cartabia, a dispetto delle bufale spacciate dal giornale di Marco Travaglio
"L’Italia sta realizzando una riforma della giustizia su larga scala: alcuni buoni esempi sono le riforme della giustizia civile e penale per migliorare l’efficienza della giustizia”. A scriverlo in un tweet è stato il commissario europeo alla Giustizia, Didier Reynders, commentando la relazione sullo stato di diritto pubblicata la scorsa settimana dalla Commissione europea. L’Unione europea elogia dunque i risultati raggiunti dal governo Draghi, e in particolare dalla Guardasigilli Marta Cartabia, spazzando via alcune letture politicamente strumentali diffuse nei giorni scorsi.
“Giustizia, l’Ue stronca le leggi Cartabia”, aveva titolato in prima pagina il Fatto quotidiano, sostenendo che la Commissione europea avesse “bocciato senza appello le riforme di Palazzo Chigi sulla giustizia”, capaci addirittura di mettere a rischio l’indipendenza dei magistrati. Una bufala gigantesca. Uno dei bersagli del giornale di Travaglio è la riforma della prescrizione, con l’introduzione del sistema di improcedibilità nei processi di appello e Cassazione. La relazione sottolinea che con questo meccanismo numerosi processi per corruzione potrebbero essere resi improcedibili in appello, dunque occorre un “attento monitoraggio” degli effetti della riforma. Ma è una cosa che il governo sta già facendo: “Un comitato tecnico-scientifico istituito presso il ministero della Giustizia è stato incaricato di monitorare la transizione graduale verso il nuovo regime”, si legge in un passaggio della relazione (ignorato dal Fatto).
Un altro tema riguarda la riforma dell’ordinamento giudiziario. La relazione riporta le preoccupazioni espresse da Csm e Anm sul nuovo sistema di valutazione di professionalità delle toghe, ma – anche qui – osserva che la normativa di attuazione “consentirà di elaborare disposizioni più dettagliate sui modi di garantire l’indipendenza della magistratura”. Nel complesso, il report promuove le azioni intraprese dall’Italia “volte a migliorare la qualità e l’efficienza del sistema giudiziario”. La completezza dell’informazione, questa sconosciuta.