Mattarella: rispettare la dignità umana e i diritti, anche in carcere
Il messaggio del presidente della Repubblica al Garante in occasione della Relazione al Parlamento. "Garantire la piena applicazione dei principi costituzionali a tutela dei diritti individuali"
Nel giorno in cui il primo pacchetto di riforma della giustizia, un disegno di legge dall’impianto garantista elaborato dal ministro Nordio, arriva sul tavolo dell’esecutivo, anche il capo dello stato si esprime su un tema che la giustizia e il garantismo li riguarda eccome: il rispetto della dignità, anche quando si è in carcere. "Rendere rispettosa della dignità della persona la restrizione, anche temporanea, della libertà derivante dall'applicazione di norme di legge poste a protezione del consorzio civile", dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio inviato al Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale Mauro Palma, in occasione della relazione al Parlamento.
Quella del Garante è un'attività "svolta contemperando la funzione di prevenzione con quella propositiva al fine di garantire la piena applicazione dei principi costituzionali a tutela dei diritti individuali", aggiunge Mattarella. "Numerosi spunti di riflessione, di analisi e di proposta sono offerti" nelle pagine della relazione del Garante, aggiunge Mattarella, sottolineando come questi abbia "profuso il suo impegno in tutte le aree di interesse per assicurare valore al tempo della detenzione, per favorire il reinserimento sociale e il recupero della soggettività dei reclusi" L'attività del Garante viene definita "meritoria": la "dimensione propositiva ha caratterizzato l'agire dell'Autorità - si legge ancora - ottenendo un vasto riconoscimento anche a livello internazionale per il prezioso contributo fornito. Un patrimonio di credibilità destinato a consolidarsi nella perseverante attenzione al delicato tema della condizione detentiva. Con questo auspicio formulo sentiti auguri di buon lavoro", conclude il capo dello stato.
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