Editoriali
La pesca a strascico della procura di Firenze sulla famiglia Renzi
I genitori dell’ex premier sono stati condannati in primo grado per false fatture nel processo per il fallimento di alcune cooperative, ma assolti dall'accusa principale, quella di bancarotta, per la quale finirono ai domiciliari
Dai e dai, alla fine la procura di Firenze è riuscita a ottenere una sentenza di condanna, per ora di primo grado, nei confronti dei genitori di Matteo Renzi, Tiziano Renzi e Laura Bovoli. I genitori dell’ex premier sono stati condannati dal tribunale a una pena di tre anni, due mesi e 15 giorni per false fatture nel processo per il fallimento delle cooperative Marmodiv, Delivery ed Europe Service. Sono invece stati entrambi assolti dall’accusa più pesante mossa nei loro confronti dal pm fiorentino, Luca Turco, quella di bancarotta fraudolenta. La loro figlia Matilde, sorella di Matteo, è stata assolta da un’unica accusa di false fatture. Proprio sulla base dell’accusa di bancarotta, nel febbraio 2019 il pm Luca Turco ottenne gli arresti domiciliari per i genitori dell’ex premier, misura poi revocata dal tribunale del Riesame dopo 18 giorni. “Alla luce della sentenza di assoluzione, l’arresto si conferma come del tutto inadeguato”, hanno dunque sottolineato ieri gli avvocati Federico Bagattini e Lorenzo Pellegrini, difensori dei genitori e della sorella del leader di Italia viva. In altre parole, l’arresto fu ingiusto.
La condanna per false fatturazioni rappresenta comunque una piccola soddisfazione per il procuratore aggiunto Luca Turco, che nel corso degli ultimi anni ha praticamente indagato su tutta la famiglia Renzi (da Matteo, coinvolto nel caso Open, al cognato, Andrea Conticini, recentemente assolto dall’accusa infamante di aver sottratto fondi ai bambini in Africa), ma anche su colleghi e amici dell’ex premier.
Una vasta opera di indagine, bocciata per i suoi metodi più volte dalla Cassazione e addirittura anche dalla Corte costituzionale. La pesca a strascico, però, porta inevitabilmente qualche risultato. I genitori di Renzi impugneranno la sentenza in appello, per essere assolti da tutte le accuse, come già accaduto nel processo sulle false fatture all’imprenditore Dagostino. In quel caso, infatti, alla condanna in primo grado seguì l’assoluzione in appello.