Si chiude il flatulenze-gate in Rai. Per il gup "il fatto non sussiste"

Dania Mondini aveva denunciato per stalking i suoi superiori: l'avrebbero costretta a lavorare nella stanza con un giornalista noto per avere problemi di flatulenza, tanto da obbligarla a lasciare il Tg1 della mattina. Il giudice ha stabilito un "non luogo a procedere"

Si chiude il flatulenze-gate in Rai, un caso dalle tinte fantozziane. Il gup di Roma ha deciso di prosciogliere sei giornalisti dalle accuse di stalking avanzate dalla loro collega Dania Mondini. Il giudice ha stabilito un "non luogo a procedere", affermando che "il fatto non sussiste" per gli ex direttori Giuseppe Carboni e Andrea Montanari, il vice Filippo Gaudenzi, il caporedattore Piero Damosso, il suo vice Marco Betello e la giornalista Costanza Crescimbeni.

  

La storia, dai contorni grotteschi, era questa: la giornalista del Tg1 Dania Mondini aveva denunciato per stalking i suoi diretti superiori. L'avrebbero, secondo le accuse che ha depositato nel 2018, costretta a lavorare nella stanza con un giornalista noto per avere problemi di flatulenza, causate da "insopprimibili anomalie intestinali". Cosa che avrebbe reso l'"aria irrespirabile". E che le avrebbe causato diversi problemi, tanto da "costringermi a lasciare il Tg1 della mattina", scriveva Mondini. 

 

 

La procura di Roma, dopo un anno di indagini, aveva inizialmente chiesto l'archiviazione nel novembre 2019. La questione però è riemersa nel 2021, quando il gip aveva riaperto il caso su richiesta della parte lesa. Alla fine, la decisione del gup ha chiarito che "i fatti contestati non sussistano", come sostenuto dalle difese dei giornalisti Rai. Anche i certificati di salute presentati da Mondini non sarebbero frutto del comportamento dei colleghi.

Di più su questi argomenti: