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Editoriali

I pm chiedono la condanna di Buzzi per aggravante mafiosa, ma la mafia non c'era

Redazione

Amnesia Capitale: nel 2019 la Cassazione ha escluso l'associazione mafiosa nel processo sul "Mondo di mezzo", ma la procura di Roma sembra essersene dimenticata e ora vuole la condanna del presidente della cooperativa sociale 29 giugno per mafia

Mafia Capitale non era mafia. Così ha stabilito in maniera definitiva nel 2019 la Cassazione, spazzando via anni di retorica antimafiosa. A quanto pare, però, la notizia sembra essere stata dimenticata (sarà per la mole di libri, serie tv e film realizzati negli ultimi anni sulla mafia a Roma). Il fatto abbastanza grave è che a dimenticarlo sia stata proprio la procura romana, che condusse l’inchiesta sul “Mondo di mezzo”. Al termine del processo su uno dei filoni secondari nati dall’inchiesta, incentrata su reati contro la Pubblica amministrazione, la pm Alessandra Fini ha chiesto al tribunale di Roma l’assoluzione di tutti e venti gli imputati, per non aver commesso il fatto o per prescrizione (tra cui l’ex capogruppo del Pd in Campidoglio, Francesco D'Ausilio, e l’ex dg di Ama, Giovanni Fiscon), a esclusione di Salvatore Buzzi, ex presidente della cooperativa sociale 29 giugno e protagonista del processo Mafia Capitale insieme a Massimo Carminati. Per Buzzi, infatti, la pm ha sollecitato una condanna a nove mesi: la prescrizione per i reati che lo riguardano non è intervenuta in quanto è contestata l’aggravante mafiosa. Peccato che, come già ricordato, l’accusa di associazione mafiosa sia definitivamente caduta in giudizio con sentenza della Cassazione. Non si comprende veramente come si possa contestare l’aggravante mafiosa a un imputato nonostante l’esistenza dell’associazione mafiosa sia già stata esclusa dalla giustizia nel filone principale. E’ comprensibile, dunque, che Buzzi definisca “paradossale” la richiesta di condanna avanzata dalla procura di Roma, confidando nella capacità dei suoi difensori di smontare l’accusa, e che di conseguenza si chieda: “Sarà stata una semplice dimenticanza quella della procura?”. Domanda più che lecita, ma fosse stata anche una dimenticanza “casuale” non sarebbe comunque una bella figura per la giustizia italiana.

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