Festa dell'ottimismo

Barbera: “L'attuale forma di governo italiana è da superare”

“Ogni costituzione si adatta ai tempi, fortunate sono quelle che riescono a farlo senza traumi”, dice il presidente della Corte costituzionale: “Le condizioni per aggiornare ci sono"

Redazione

“In Italia esiste un bipolarismo etico: ci sono valori e diritti, abbiamo cercato di contemperarli entrambi” spiega il presidente della Corte costituzionale Augusto Barbera, intervistato dal direttore Claudio Cerasa alla Festa del Foglio, "Sul tema dell'eutanasia abbiamo il valore della vita, ma dall'altro c'è il diritto di chi ritiene di dover avere la possibilità di porre fine alla propria esistenza nelle forme a cui auspicherebbe. Una Corte costituzionale non può irrigidire troppo valori e neanche diritti, serve un bilanciamento”.

Diversamente, sulla gestazione per altri “abbiamo con forza detto che è contraria alla costituzione, ma tuttavia c'è un problema dei diritti dei figli che va tenuto presente, e che noi auspichiamo venga risolto sulla base di convenzioni internazionali che parlando di best interest dei minori”. Per adesso il Parlamento non ha dato risposta lasciando una “confusione amministrativa in cui ciascun sindaco sceglie se registrare o meno i figli: da un lato abbiamo affermato un valore, ma c'è il diritto dei minori di cui bisogna tenere conto.”

L'ipotesi di aggiornare la carta costituzionale ai tempi che cambiano, con una elezione diretta del presidente del Consiglio, non significa necessariamente un cedimento al populismo: “Ogni costituzione si adatta ai tempi, fortunate sono quelle che riescono a farlo senza traumi” commenta il giurista, “per quanto riguarda la forma di governo italiana attuale la mia opinione personale è che sia da superare, perché fu costruita nella diffidenza reciproca delle forze politiche costituenti".

Parlando del primo articolo, secondo cui la Repubblica italiana è fondata sul lavoro, frutto di un punto di incontro tra comunisti e democristiani, Barbera dice: “Questo sforzo era legato al timore che passando alle elezioni, vincendo questo o quello schieramento, si mettessero in discussione i compromessi di altissimo profilo presenti nella costituzione”. Secondo il giudice, tuttavia, possiamo dire che siamo entrati in una stagione del tutto nuova: “Le condizioni per aggiornare ci sono”.  

Nelle ultime settimane, la Consulta è stata oggetto di intenso dibattito per via della mancata elezione di un membro della corte. “Mi ha amareggiato che quando il presidente della Repubblica Mattarella ha invitato maggioranza e opposizione a organizzarsi ci sia stato un silenzio parlamentare da parte di tutte le forze politiche. Auspico solo che si riesca a eleggere un giudice senza aspettare fine anno”. 

Una certa amarezza traspare anche sulla possibilità di raccogliere firme per i referendum anche con forma digitale: “Non credo ci siano dubbi sulla legittimità costituzionale. Ma essendo stato protagonista di molti referendum e attività sui banchetti, ricordo la mobilitazione politica, i comitati, la gente che si avvicinava chiedendo materiale di propaganda”. Un trasporto che con il digitale “non c'è più, ma dobbiamo tenere conto dell'età che avanza. Non sono entusiasta, ne prendo atto e lo rispetto”, anche se per Barbera “il vero problema è il quorum. In un'altra vita avevo proposto che fosse più facile il raggiungimento”.

Il garantismo, continua "è nella costituzione, lo è sempre stato”. Dunque i giustizialisti sono nemici della costituzione? “Non cado nel tranello. Noi possiamo sindacare leggi, ma non i comportamenti”.