Sabato e domenica nel Foglio. Che cosa c'è nell'inserto culturale del fine settimana
Come tutti i weekend nel giornale ci sono dodici pagine di inserto culturale
Come tutti i weekend nel giornale ci sono dodici pagine di inserto culturale. Ecco che cosa trovate in edicola (e potete scaricare qui dalle 23 di venerdì)
L’enigma della follia – La Casa Bianca trasformata in Crazytown, secondo il capo dello staff. Eppure l’economia americana è in pieno boom. E in Italia, zig zag clamorosi ma la popolarità del governo continua a crescere – di Stefano Cingolani
I bravi ragazzi tech - Dopo anni di batoste, i ragazzini geniali della Silicon Valley sono pronti a diventare adulti. E a fare innovazione rispettando le regole – di Eugenio Cau
Il caso della Banca Romana, scandalo senza vaffa – Il caso della Banca Romana non coinvolse la politica rappresentativa. Un libro che parla anche al presente – di Giuseppe De Filippi
Paura sul Danubio - Ecco chi sono gli ideologi che stanno dietro Orbán. L’angoscia ungherese della perdita di territorio, popolazione e identità – di Giulio Meotti
Esce la mafia, dentro i migranti - La lotta ai boss non sembra più una priorità in Sicilia. I pm lavorano in pool sul traffico di esseri umani – di Riccardo Lo Verso
Ricordo di Tommaso Labranca – Il custode di effimero che ha retto la prova del tempo – Dieci anni fa lo scrittore pubblicava “78.08”, un Fantozzi virato sull’angoscia e aggiornato ai costumi del 2008. Come gli altri suoi libri non è invecchiato, perché il mondo non è cambiato molto, e perché lui era il più intelligente di tutti – di Claudio Giunta
Il futuro com'era - Mille modi per dare ordine al tempo. Nella casa museo di Barbanera, l’almanacco più popolare, che vende ancora anche se non serve più – di Luciana Grosso
Capolavori impossibili – La tarda età e l’opera assoluta, tra utopia e incomprensioni. Da un racconto di Balzac a Cezanne e Picasso – di Ugo Nespolo
Profondo rosso – Note comiche e note dolenti, dall’Urss al mondo scorbutico degli esuli. Dovlatov, lo scrittore che coltivava l’assurdo come chiave del mondo – di Marco Archetti
Un kolossal diventato reality - E’ la storia di un fisico sovietico al tempo della Guerra fredda. Anni di riprese, migliaia di non attori, dagli spazzini ai premi Nobel. E’ pronto “Dau”, e non è più solo un film. Sul set anche Carlo Rovelli – di Luca Gambardella
Nuovo Cinema Mancuso, una pagina con le recensioni di Mariarosa Mancuso sulle ultime uscite nelle sale cinematrografiche.