sulla stampa estera

Dallo Spiegel al Guardian, la stampa internazionale racconta il Foglio AI

Redazione

L'esperimento del nostro giornale sulle pagine dei quotidiani tedeschi, britannici, indiani e francesi: "Un banco di prova per mostrare come l’intelligenza artificiale potrebbe funzionare in pratica”

Il Foglio AI sulla stampa internazionale. Dal Guardian allo Spiegel, dal Courrier international all'Indian express, sono molti i giornali che hanno raccontato l'esperimento lanciato oggi dal Foglio. 

Con un articolo pubblicato sul suo sito, il quotidiano britannico ha dato conto ai suoi lettori dell'iniziativa: un giornale interamente creato con l'intelligenza artificiale, in edicola e online per un mese, con lo scopo di mostrare l'impatto che la tecnologia ha “sul nostro modo di lavorare e sulle nostre giornate”, ha detto il direttore Claudio Cerasa al Guardian. L'iniziativa fogliante è stata ripresa anche dall'Indian express, uno dei più importanti giornali indiani, in un pezzo dal titolo "Il quotidiano italiano Il Foglio pubblica la prima edizione al mondo generata dall'intelligenza artificiale".

 

 

Nelle sue pagine culturali, lo Spiegel racconta invece il metodo scelto dal Foglio, che ha affidato all'intelligenza artificiale anche la scrittura dei titoli e dei quote, limitandosi a fare solo le domande e lasciando che l'AI risponda. 

L'inserto lanciato oggi “arriva mentre le organizzazioni giornalistiche di tutto il mondo si confrontano con il modo in cui l'intelligenza artificiale dovrebbe essere impiegata”, nota il Guardian, che definisce il progetto "un banco di prova per mostrare come l’intelligenza artificiale potrebbe funzionare in pratica”.

I giornali esteri fanno anche una panoramica dei contenuti pubblicati nel primo numero del Foglio AI: dal paradosso dei trumpiani italiani ai dieci tradimenti di Putin, fino alle lettere composte da un botta e risposta tutto generato dall'intelligenza artificiale. Il Courrier international sceglie in particolare un articolo che racconta alcune esperienze di altre redazioni con l'AI, senza però affidare il controllo della scrittura alla nuova tecnologia. 

 

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