
una rassegna
Il Foglio Ai fa discutere la community di Linkedin
L'inserto del nostro giornale realizzato con l'intelligenza artificiale è stato rilanciato e commentato da molti esperti sul social americano. Una rassegna del dibattito
Il Foglio AI continua a far discutere. Oltre ai giornali internazionali e le televisioni che ne hanno parlato e che ne stanno continuando a scrivere, il primo giornale scritto interamente dall'intelligenza artificiale e pubblicato dal Foglio ha suscitato molta curiosità anche sui social. In particolare su Linkedin.
Glenn Muschert, professore di Sociologia digitale al College of Medicine and Health Sciences della Khalifa University di Abu Dhabi ha scritto: "Sto seguendo l'esperimento del Foglio, che per una settimana ha pubblicato un'edizione del giornale realizzata dall'Ia. Ironicamente, l'intelligenza artificiale ha avanzato delle critiche sul suo stesso lavoro". Hanno parlato del Foglio Ai anche Mohamed Sidi, capo delle Corporate Communications di Al Jazeera, Benoît Georges, giornalista francese di Les Echos, Shivaji Dubey, News editor del Business Standard, che ha definito il Foglio Ai "una storica pietra miliare nel giornalismo".
Maximiliano Romero, professore associato al Politecnico di Milano ha sottolineato: "Nessun giornalista ha scritto una sola riga: l’IA si è occupata di tutto, dai titoli all’analisi economica, dai commenti arguti alle lettere dei lettori. Il progetto, volutamente provocatorio, ha acceso un ampio dibattito sul futuro del giornalismo". Anche il giornalista spagnolo, ex direttore della Radio Nacional de Espana, Antoni Vidal Carretero, ha rilanciato la notizia e ricordato le esperienze nelle altre redazioni: "L’IA ha già un ruolo significativo in diverse redazioni. È il caso, tra gli altri, di Los Angeles Times, BBC News e The Washington Post, dove i riassunti delle notizie sono generati da intelligenza artificiale e gli algoritmi di machine learning vengono utilizzati per personalizzare articoli e contenuti informativi".
C'è anche chi ha sollevato alcune perplessità. È il caso di Riccardo Milanesi, professore della Scuola Holden e della Sapienza di Roma: "L'intelligenza artificiale è uno strumento che può migliorare il lavoro dei giornalisti, se rimane, appunto, uno strumento (che oltretutto tanti giornalisti già utilizzano). [...] Io cambierei approccio: invece di giocare a chi è più bravo tra umani e AI, forse dovremmo concentrarci su come fare una migliore informazione. Magari utilizzando (bene) anche strumenti di intelligenza artificiale". Ugo Benini, partner dell'azienda di consulenza digitale The Vortex, scrive: "Trovo l'esperimento interessante per capire opportunità e limiti. [...] Un giornale credo che necessiti di approfondimento, visione e opinione che una macchina non può dare. Semplicemente perché non la può avere. Attendiamo il mese di test e vediamo le conclusioni che ne trarrà la redazione. Fino ad allora una operazione di marketing e poco più".
È invece entusiasta il giornalista e vicedirettore esecutivo de Il Nord Est Alberto Bollis, che ha pubblicato un articolo del nostro inserto scrivendo: "Santo cielo. Strabiliante. Si legge? Sì, si legge. Obbligatorio. Zoomate e stupitevi", come anche il presidente del Centro studi di informatica giuridica Italia, Massimo Melica, che ha scritto: "Un esperimento, il primo al mondo, che dirà quanto lo strumento dell'AI sia utile o meno al giornalista. Da seguire soprattutto nell'analisi finale".
A incuriosire e interessare, non è solo l'esperimento in se ma anche alcuni dei temi posti ed emersi dal Foglio Ai. Gabriele Benzing, dello studio legale Benzing Ferraris Perrone, ha ripubblicato e commentato l'articolo “Il futuro del diritto sarà una combinazione di avvocati e AI” arrivando a questa conclusione: "Il fatto più straniante, alla fine, è proprio questo: che sia una voce robotica a ricordarci l’importanza dell’“essenza umana della giustizia”. Ha suscitato interesse anche l'articolo "Come l'Ai sta trasformando la televisione e la radio", postato da Davide Tammaro, responsabile del Brand, Corporate Communications and Sustainability nella Banca Ifis, che ha commentato: "Mancherà un po’ di cuore, sarà un po’ troppo scolastico, ma di fronte a questo esperimento complessivamente ben fatto è difficile immaginare un futuro senza. Non solo per i giornali, ma anche per noi comunicatori".