C'è attrazione tra islamismo e grillismo? Il caso del leader musulmano Piccardo
Cosa li unisce, dal complottismo antidemocratico all’ostilità per Israele
I musulmani d’Italia voteranno per i Cinque stelle. Ad assicurarlo è un esponente di primo piano della comunità islamica come Davide Piccardo, a lungo portavoce delle associazioni milanesi che fanno capo all’islam politico e carismatico leader dei giovani musulmani. “Finora la maggior parte degli islamici votava la sinistra, adesso vedo che si orientano sui 5 stelle, anch’io voterò il movimento”, ha dichiarato alla Zanzara. Piccardo ha anche chiesto l’introduzione della poligamia in Italia, “una battaglia di civiltà”. Se confermato poi dai trend elettorali, la dichiarazione di Piccardo confermerebbe una naturale attrazione fra l’islam e i 5 Stelle. Quest’ultimo non brilla per una forte cultura democratica e per una sana concezione dei rapporti di forza in senso liberale. Molti esponenti dei 5 stelle flirtano con il terzomondismo, con la cultura del complotto e con il viscerale antiamericanismo. Pur senza generalizzare, questi sono tutti tratti comuni anche del mondo islamico. Inoltre, i 5 stelle sono il partito più fieramente antisraeliano in circolazione. Hanno invitato sostenitori del boicottaggio d’Israele, che i grillini vedono come uno strumento dell’imperialismo. “Siamo davanti a un’invasione, a una segregazione che dura da molti anni, con il popolo palestinese chiuso come fosse in una prigione”, ha detto Alessandro Di Battista. Piccardo e compagni non troverebbero un’altra simile offerta di menzogne in Parlamento. Lo stesso Beppe Grillo ha spesso prestato il fianco alla retorica antisraeliana. A inveire contro Israele ci si sente non soltanto islamisti, ma anche un po’ grillini.
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