Vladimir Putin (foto LaPresse)

Il discorso di fine anno sotto al ponte

Redazione

Il messaggio dimesso di Putin alla Russia si conclude con un crollo e 13 feriti

Il 2018 in Russia si era concluso con l’esplosione di un edificio a Magnitogorsk, città meridionale degli Urali. Una fuga di gas ha fatto crollare un palazzo causando una decina di morti e altrettanti dispersi. Queste catastrofi fanno infuriare i russi, così era stato con l’incendio nel centro commerciale di Kemerovo dove sono morte più di sessanta persone, molti bambini, e le proteste hanno portato alle dimissioni del governatore della regione, Aman Tuleiev. Dopo l’esplosione a Magnitorgorsk, Putin si è precipitato nella città, poi è tornato a Mosca dove lo attendeva un altro crollo, meno drammatico, ma più simbolico. Come ogni anno, come ogni presidente, come ogni paese, Vladimir Putin, prima dell’arrivo del nuovo anno, ha rivolto il suo discorso alla nazione. Parole abbacchiate dopo un anno che gli ha regalato sia la vittoria più potente che abbia mai ottenuto, oltre il 70 per cento di voti, sia un calo della popolarità senza precedenti, a ottobre i sondaggi Fom rivelavano che soltanto il 45 per cento dei russi si dichiarava disposto a rivotarlo. Il 2018 ha portato alla Russia nuove tensioni con l’Ue e gli Stati Uniti, la disfatta dei suoi servizi di intelligence, beccati a spiare, avvelenare e hackerare in giro per il mondo, ha portato uno scisma e tante sanzioni.

 

Il 2018 è stato difficile anche per Putin che con il Cremlino innevato alle spalle ha detto ai russi di restare uniti, perché se la Russia vuole raggiungere dei progressi nel campo dell’economia, della tecnologia, della ricerca scientifica, i cittadini devono lavorare insieme perché “nessuno ci ha mai aiutato e nessuno mai lo farà”. Il 2019 si affacciava in una Mosca pronta a festeggiarlo, “Siamo a pochi secondi di distanza dal nuovo anno – ha detto Putin – Auguro gioia e benessere a voi, e successo e prosperità alla nostra patria, alla nostra amata Russia”. Uno degli schermi che trasmettevano il messaggio del presidente era al Gorki Park di Mosca. Putin finisce il suo discorso, le telecamere inquadrano le cupole della cattedrale di San Basilio, parte l’inno e il ponte pedonale dal quale i russi ascoltavano le parole del loro leader crolla. I feriti sono tredici, non ci sono vittime, se non quel discorso di fine anno, un po’ dimesso.

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