La manovra è stata scritta a Roma
L’opposizione contro la “dettatura” di Bruxelles è il segno dell’egemonia sovranista
C’è un modo semplice per vedere quando una narrazione o ideologia politica diventa egemone. Non solo quando un certo tipo di interpretazione della realtà viene spiattellata tutti i giorni a tutte le ore dai mass media. Ma, soprattutto, quando viene fatta propria dagli avversari politici. E l’operazione egemonica del “sovranismo” e del pensiero antieuropeista – già ben visibile dai talk show più o meno urlati e dagli editoriali più o meno paludati – può dirsi completata dalla posizione dell’opposizione rispetto alla legge di bilancio. Rispetto a una manovra impresentabile, nelle modalità e nei contenuti, che aumenta la pressione fiscale, alimenta il lavoro nero, distrugge il lavoro, penalizza le imprese, combatte la produttività, colpisce il non-profit, gonfia la spesa pensionistica, riduce gli investimenti e favorisce la recessione, la principale accusa degli oppositori del governo gialloverde è stata: “Vi siete fatti dettare la manovra da Bruxelles”. Quando l’opposizione è più sovranista del re, vuol dire che il re può continuare a governare tranquillamente.
Il problema però è che questa narrazione è completamente falsa e – proprio per questo – dannosa. Non è affatto vero che la manovra è stata “dettata” da Bruxelles, perché – come affermano, da due punti di vista antitetici, sia il Di Maio sia il Moscovici – la Commissione è intervenuta solo per limitare i saldi della manovra, ovvero l’ampiezza del deficit. Ma i contenuti sono tutti farina del sacco di Lega e M5s. E non poteva essere altrimenti, visto che da anni i consigli dell’Unione europea e della Bce su debito, produttività, pensioni e investimenti, vanno in direzione opposta. In questa fase alle opposizioni viene facile, e appare conveniente, rinfacciare a Salvini e Di Maio il loro deficit di sovranismo: “Avete calato le braghe!”. Forse oggi funziona, ma in prospettiva? Pd e Forza Italia non si rendono conto che in questo modo stanno deresponsabilizzando il governo e mettendo benzina nel motore sovranista. Quando in prossimità delle elezioni europee gli italiani cominceranno a subìre i danni della manovra gialloverde, chi si avvantaggerà della falsa retorica antieuropeista che scarica ogni responsabilità su Bruxelles?
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