Un mondo migliore delle alternative
L’occidente è eccezionale e va difeso, specie adesso che è in crisi, scrive l’Economist (3/8)
“Negli ultimi decenni, l’idea di ‘civiltà occidentale’ ha trovato ben pochi fan nei campus americani”, ha scritto sull’Economist l’imprenditore Joe Lonsdale. “Nella foschia dei programmi di studio ‘etnici’ e dei cori di Stanford al ritmo di ‘Hey, hey, ho, ho, Western Civ has got to go!’, in molti sembrano essersi dimenticati dei principi che rendono ‘l’occidente’ eccezionale. Come tutte le civiltà, l’evoluzione dell’occidente ha incluso terribile violenza, come il soggiogamento delle popolazioni native del Nord America e la tratta degli schiavi. La sua storia è stata spesso truce e razzista, dall’idea del ‘fardello dell’uomo bianco’ usata per giustificare il colonialismo fino alla pseudo scienza dell’eugenetica. Questi episodi nocivi hanno portato i critici ad affermare che i principi occidentali siano vacui: una maschera dell’irrefrenabile imperialismo o una mera filosofia adatta a un’epoca più semplice. Tutto questo è palesemente sbagliato.
"Infatti, le idee chiave dell’occidente racchiudono molte delle risposte che cerchiamo oggi per il populismo dilagante, a destra come a sinistra. Anziché essere alla base dei mali della società, i valori della civiltà occidentale sono parte della cura. Sono necessari, oggi più che mai. Per gran parte della storia, il lavoratore medio ha guadagnato tra 1 e 3 dollari al giorno, persino all’apogeo della prosperità romana. Soltanto pochi eletti avevano il diritto di accumulare proprietà, ma tutti correvano il rischio di una violenta espropriazione. Paura e prigionia hanno regnato sovrane fino a che i pensatori illuministi del Diciassettesimo e Diciottesimo secolo non si sono alleati in difesa dei diritti naturali della persona e della proprietà. La libertà è vivere in base alla ragione, la ragione ci obbliga a rispettare le libertà degli altri. Rispettando i diritti degli altri, garantiamo la salvaguardia dei nostri stessi diritti. Il nuovo paradigma occidentale, fondato sui diritti di proprietà e sulle libertà politiche, ha sprigionato un’esplosione di energia creativa, così permettendo tre secoli di crescita miracolosa, prosperità e inimmaginabili meraviglie di innovazione”.
Ora qualcosa si è inceppato, secondo Lonsdale, che pensa che “l’occidente deve permettere agli imprenditori di risolvere i nostri maggiori problemi, testando idee in zone di innovazione competitiva, come la produzione di servizi sanitari economici e di alta qualità, la preparazione degli studenti per il mercato del lavoro, la costruzione di case e la riduzione della recidività. L’occidente ha permesso un ordine di mercato in cui le idee migliori vincono, a prescindere da chi ha avuto quell’idea. Dobbiamo ricordare a noi stessi di come inusuale sia il miracolo della nostra politica economica, e mettere in pratica queste lezioni. Solo allora potremo salvare il concetto della ‘civiltà occidentale’ e diffonderne i benefici di libertà e prosperità, non solo per le persone in occidente: per tutti”.
Il Foglio internazionale