Ad Hanoi c'è un cameriere robot
Nella capitale del Vietnam può capitare di incontrare Mortar, il primo e unico cameriere robot di Hanoi: lavora al Robo Café, inaugurato a dicembre nel centro storico della città. Sembra Emilio, il droide giocattolo degli anni Novanta, ma in realtà è ispirato al suo cugino giapponese che serve il sushi. Ha un tablet Android come faccia e un vassoio incollato alle mani. Mortar per ora può sbattere le palpebre, strizzare l'occhio, arrossire e pronunciare alcune frasi, come "Prego, prenda il suo drink" e "grazie". Non il massimo della conversazione da bar, insomma. Ma uno dei due ideatori e co-proprietario del locale, Do Trung Thanh, 24 anni, spiega ad Askanews che intende fare delle migliorie al suo "dipendente" artificiale: "Speriamo che il robot sia più amichevole con i clienti e che sia più flessibile e possa dire più frasi in diverse lingue. Oltre ad avere differenti stati d'animo".
"Aumenteremo il numero dei robots fino a 4 o 5. Ma ci piacerebbe un ambiente dove i robot e gli esseri umani possano lavorare insieme, non separatamente. I robot aiuteranno a migliorare la produttività, mentre gli esseri umani miglioreranno la relazione con i clienti, perché possono consigliarli sulle bevande". Per ora Mortar non può prendere da solo le bevande, ma aiuta i colleghi, come Tran Thi Linh, a servire i clienti che aspettano: "I clienti chiedono anche interazione umana con i camerieri, quindi penso che usare i robot per servire i clienti non basti", spiega un avventore. Baristi e camerieri possono ancora dormire sonni tranquilli.
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